CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Il messaggio è stato consegnato venerdì sera, durante la cena che si è svolta a casa di Roberto Cappelli. Il presidente della Roma, James Pallotta, ha conosciuto tutti gli attori che possono svolgere un ruolo nel progetto di costruzione dello stadio di proprietà. Anche il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Tra i due è andato in scena uno scambio sostanzionso, tra regali e promesse. Il primo cittadino della Capitale ha donato a Pallotta un libro: «Ora però tu regalami lo stadio…» . Le rassicurazioni a parole, evidentemente, non sono bastate. Tanto che Pallotta si è fatto dare carta e penna e ha scritto il foglio che si vede nella foto qui a destra, dtato proprio 5 ottobre. Il messaggio è stato scritto in inglese: «We will make a quick decision on the stadium, forza Roma» . […]
PIANO – In realtà è più Unicredit che sta pensando alla questione. L’istituto bancario ha già rapporti avviati con Parnasi, così come li ha con i maggiori costruttori romani e non solo. Unicredit è il secondo istituto bancario in Europa: non è una sorpresa sapere che ha rapporti in essere con soggetti del genere. La banca è comproprietaria del club giallorosso insieme a Pallotta: 40% contro il 60% del gruppo statunitense (in tutto insieme detengono il 78% delle azioni e presto dovrebbero andare incontro al delisting). Ora Unicredit sembra aver convinto Parnasi: azioni giallorosse e entrata nel club per una quota che oscilla tra il 10 e il 20 per cento, in cambio del terreno per la costruzione dello stadio. La trattativa è in via di definizione in questi giorni, i dettagli sono stati stabiliti. Parnasi manterrà comunque la proprietà di tutto ciò che sorgerà nei pressi dello stadio: dai complessi abitativi, ai centri commerciali. Dopo mesi di avances da parte di Unicredit, il costruttore sembra essersi convinto, anche grazie alla collaborazione del collega Claudio Toti con cui ha già affari in corso. […]
ANNUNCIO – La legge sugli stadi, che comunque avrebbe reso l’iter molto più breve e delineato, non sarà aspettata. La Roma, tra Pallotta e Unicredit, è intenzionata a fare in fretta. Nel giro di una paio di settimane dovrebbe arrivare l’annuncio della buona riuscita dell’operazione. A questo punto soltanto uno stop clamoroso potrebbe bloccare il tutto: lo stadio della Roma sorgerà a Tor di Valle, l’ippodromo sarà trasferito nell’area del Pescaccio, anche lì con prossima costruzione di centro commerciale annesso. Il problema non è la scelta dell’area, che è già stata fatta: è la valutazione dei “beni di scambio”, tra quote del club giallorosso e struttura del terreno con conseguente valutazione post lavori. Lo stadio da costruire rappresenta l’affare più importante di Roma per i prossimi dieci anni. Ma la strada ormai è segnata: l’impianto sorgerà a Tor di Valle.