CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – La caccia al colpevole è un gioco crudele quanto banale. Spesso maschera i problemi e dilania il capro espiatorio. Per la Roma pazza che riesce a passare da 2-0 a 2-3 in venti minuti, l’imputato da sacrificare sull’altare della quiete sociale è adesso Ivan Piris. Stessa lingua e stessa età (23) di un altro terzino che è stato allontanato per disperazione da Trigoria, Josè Angel (…)
SPETTRO – Molti tifosi, domenica all’Olimpico, hanno visto un giocatore non adatto alla serie A. Più che Josè Angel, hanno creduto di ritrovarsi sul groppone il nuovo Cicinho. E lo stesso Zeman, dopo gli errori sui primi due gol che hanno rimesso in partita il Bologna, ha facilitato il processo di demolizione sostituendolo con un diciottenne al debutto adattato al ruolo di laterale: Marquinhos. Adesso anche la società si interroga, a cominciare da Sabatini che l’ha acquistato a prezzi di saldo: Piris è un giocatore da Roma? «Ha sbagliato, ma ora non uccidetelo» ha chiesto, aggiungendo: «Con il lavoro, si rialzerà. L’ho scelto io, lo conosco». Ma proprio perché lo conosce, a gennaio potrebbe affiancargli un altro terzino destro di ruolo. Un’alternativa di livello, con cui possa giocarsi il posto giorno per giorno, che non lo cancelli ma nemmeno lo lasci sicuro di una maglia da titolare. Nel piano industriale della proprietà, non sono previsti investimenti durante il mercato di riparazione. Però i dirigenti tengono gli occhi aperti per le eventuali occasioni (Rossi, ad esempio, non è stato mollato…). Già a fine agosto, dopo il 2-2 contro il Catania, Sabatini aveva provato a prendere in prestito il terzino tedesco Jung, non sentendosi completamente garantito da Piris. L’Eintracht Francoforte ha risposto nein ma nella prossima finestra trasferimenti si metterà a trattare, perché nel frattempo il giocatore ha rifiutato il rinnovo del contratto. (…)
NELL’IMMEDIATO – Intanto, però, la Roma deve fare i conti con l’organico attuale e con le quindici partite che mancano da qui alla pausa invernale. E così, in prospettiva della partita di Cagliari, l’allenatore deve scegliere: meglio insistere con Piris oppure promuovere Taddei (deluso per non aver giocato domenica) o il giovanissimo Marquinhos? Ogni valutazione può provocare conseguenze imprevedibili. Se Piris gioca, rischia di andare in campo poco sereno e di sbagliare ancora. (…)
SPERANZA – Naturalmente è presto per bollare Piris come un brocco e per bocciarlo definitivamente. L’equilibrio tattico che la Roma ha perso in campo non deve diventare uno squilibrio cronico nelle valutazioni. Un nazionale paraguayano che il Siviglia aveva praticamente acquistato prima del blitz di Sabatini ha senz’altro qualità che non sono ancora venute fuori. Il problema è che in serie A nessuno aspetta i tempi di adattamento di un giovane straniero. E in questi casi, la sfortuna si accanisce sul bersaglio comodo aggravando i problemi: se Gilardino, su quel contrasto aereo, non avesse infilato il pallone nell’angolino, oggi si parlerebbe dell’ottimo primo tempo di Piris e delle difficoltà cumulative della Roma della ripresa. (…)