RASSEGNA STAMPA – Dall’assist del Siena al pressing genoano la svolta in...

RASSEGNA STAMPA – Dall’assist del Siena al pressing genoano la svolta in 72 ore (Corriere dello Sport)

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(Corriere dello Sport – E Intorcia) – Il tormentone dell’estate è una trattativa complessa, che va avanti da oltre due mesi, e che ha coinvolto almeno nove persone. Mattia Destro, innanzitutto, perchè senza la sua firma non si chiude ed è proprio quella firma che la Roma – ma non solo la Roma – aspetta con ansia per domani. Intorno a lui, il bomber che tutti vogliono (e che molti hanno scoperto all’improvviso), ruota tutto il resto del cast: i suoi agenti, Claudio Vigorelli e RenzoContratto, e tutti i dirigenti scesi in campo per chiudere nel migliore dei modi un’operazione articolata e complicata come poche. Due presidenti, Preziosi e Mezzaroma, più tutti gli uomini mercato: Lo Monaco e Capozucca per il Genoa, Antonelli per il Siena, Sabatini per la Roma. Omettendo, per semplicità, tutti gli altri personaggi che hanno preferito lavorare dietro le quinte: Juve, Inter e Milan sono sempre state alla finestra.

LA SVOLTA – C’è una prima fase dell’affare Destro che riguarda esclusivamente Genoa e Siena: i rossoblù hanno a lungo provato a convincere i bianconeri a non esercitare l’opzione per trasformare il prestito dell’attaccante in comproprietà, peraltro per una cifra irrisoria (1,3 milioni per la metà) rispetto all’attuale quotazione del giocatore (14 milioni). Ci hanno provato i due presidenti direttamente, sono intervenuti poi tutti gli uomini mercato, alla fine il ds bianconero Antonelli ha deciso, saggiamente, di riscattare la metà di Destro. Nella “peggiore” delle ipotesi avrebbe avuto già in rosa l’attaccante per la prossima stagione, di sicuro si sarebbe ritrovato tra le mani un bond dall’elevato rendimento. E così è stato.
L’ASSIST – Il Genoa, per poter trattare Destro, voleva subito ricomprare l’altra metà del cartellino del giocatore. Anche qui, vari tentativi. Fino al colloquio decisivo di giovedì tra il presidente Preziosi e il ds dei toscani, Antonelli. Per come era (ed è tuttora) strutturato, quell’accordo ha incanalato ulteriormente Destro verso la Roma dopo che già Preziosi si era sbilanciato («Ho l’accordo con la Roma, se lo riscatto dal Siena…»). Perché, grazie alla “clausola” Verre – che il Genoa deve prendere dalla Roma e poi girare al Siena – il riscatto di Destro da parte dei rossoblù e la successiva cessione ai giallorossi sono due passaggi inscindibili. Per certi versi è legittimo affermare che l’assist decisivo alla Roma l’abbia dato proprio Antonelli trovando con il Genoa l’intesa sulle giuste contropartite.
IL PRESSING – Dopo l’assist, il pressing. Perché ora anche il Genoa spinge perché il ragazzo sciolga le sue riserve e dica di sì alla Roma. E’ ovvio: senza la firma di Destro, salterebbe tutto e bisognerebbe ricominciare daccapo. Nella notte tra venerdì e sabato, il presidente Preziosi è stato chiaro ai microfoni di Sky Sport24: «Se non va alla Roma, Destro resterà al Siena a 400 mila euro». E ieri l’ad Lo Monaco ha rincarato la dose: «Destro è un attaccante con grandi potenzialità ma, da un certo punto di vista, la sua situazione è l’emblema del malcostume del nostro calcio». Alludendo all’attesa per il suo sì che blocca tutti.

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