(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – L’immagine finale è forse il vero emblema del disastro giallorosso, con Goicoechea che piange come un bambino e De Rossi sconsolato, appoggiato alla porta dello spogliatoio, quasi incredulo per l’ennesimo scempio che si è appena consumato sul prato dell’Olimpico. Roma-Cagliari è finita da pochissimo e con lei si è conclusa anche la seconda storia giallorossa di Zdenek Zeman.
Da una parte c’è il portiere uruguaiano (a cui alcuni compagni mentre piangeva hanno rivolto parole d’incoraggiamento) che del boemo era — insieme con Tachtsidis — una delle trasposizioni in campo, dall’altra Capitan Futuro, che da domani tornerà a «respirare» ed a risentirsi finalmente importante come mai ci si era sentito in questi ultimi sei mesi zemaniani. Eppure Daniele il disastro dell’Olimpico l’ha vissuto male, come è anche giusto che fosse. «Basta, ogni anno così, ma che abbiamo fatto di male per vivere tutto questo?» è stato il suo sfogo. […]