RASSEGNA STAMPA – E ora Zeman vuole di più (Corriere dello Sport)

RASSEGNA STAMPA – E ora Zeman vuole di più (Corriere dello Sport)

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Conferenza Zeman(Il Corriere dello Sport – to Ghiacci) –  E ora Zeman vuole di più: il tecnico giallorosso non è soddisfatto di come la Roma si allena. Alla squadra ha chiesto impegno e sacrificio per tornare a volare – Serve il massimo. Sempre. Perché in un sistema di gioco come quello di Zeman, fatto di automatismi e ritmi alti e continui, se anche soltanto un paio di giocatori non sono al top ne risente tutta la squadra. Ecco perché il tecnico giallorosso ora pretende di più dalla sua Roma. Zeman non è soddisfatto di come il gruppo sta lavorando, serve di più «perché giochiamo un calcio dispendioso» , che poi è lo stesso che l’allenatore di Praga mette in atto da oltre trent’anni, da quando cioè ha iniziato a fare il suo mestiere.

PUNTI DI VISTA – Proprio i metodi di allenamento sono stati più volte al centro delle discussioni in questa stagione a Trigoria. Un paio di settimane fa, a seguito della sconfitta di Catania, i dirigenti romanisti cercarono di capire se e come poter intervenire, se ci fossero problemi da risolvere in tal senso. Ma le chiacchiere stanno a zero: servono impegno, sudore e sacrificio, altrimenti non si andrà mai da nessuna parte. Zeman si è più volte confrontato con la squadra, all’interno della quale ci sono giocatori che l’anno scorso erano abituati ai metodi “soft”, tra orari di lavoro e convocazioni per le partite, di Luis Enrique.

ALLARME – Il tema, dopo un avvio di 2013 fatto di due sconfitte, due pareggi e una vittoria in cinque partite (calcolo sulla base dei novanta minuti, esclusi quindi i tempi supplementari di Firenze), è tornato di attualità perché proprio i protagonisti ne hanno parlato. «A volte ci mancano le energie» hanno detto chiaramente Destro e Piris. «Non è facile applicare il gioco che ci chiede l’allenatore, pressare e difendere alti per novanta minuti non è semplice» ha continuato Florenzi. Zeman, però, che non ha apportato grandi modifiche al suo modo di lavorare, è convinto che «lavorando bene si riesce a giocare quel calcio per tutta la partita» . Di più: dopo il viaggio in Florida a cavallo di Capodanno, deciso dalla società e finalizzato alla promozione del marchio negli States, Zeman aveva risposto «nì» quando gli fu chiesto se fosse soddisfatto del richiamo di preparazione effettuato ad Orlando.

E oggi quel nì è diventato un no vero e proprio. Il tecnico giallorosso dopo la vittoria con l’Inter è stato chiaro: «E’ da Natale (quindi dalla sosta invernale, prima di Capodanno, ndr) che non ci alleniamo al meglio e si vede. Spero che cominceremo ad allenarci a ritmo pieno, tutti, perchè in questo momento ci manca la fisicità» . Zeman ha poi posto l’accento sul doppio impegno settimanale che da quindici giorni sta caratterizzando il cammino giallorosso: «Mi auguro che quando ci sarà una settimana piena di lavoro verrà sfruttata bene. Ma va detto anche che giochiamo un calcio dispendioso…» .

RISULTATI – Zeman ha chiesto ancora di più ai suoi, anche se contro l’Inter mercoledì sera ha notato un miglioramento dal punto di vista della voglia di sacrificarsi. Il problema secondo il tecnico è che se non ci si allena al massimo i risultati saranno sempre deludenti: in termini di mancanza di lucidità per trasformare in gol la grande mole di lavoro prodotto, in termini di equilibrio quando la squadra si allunga per mancanza di ossigeno e anche in termini di reti subite per cali di tensione e intensità. Chiaro che in un quadro generale di programma di allenamento possono essere fatte delle eccezioni, a seconda dei giocatori in questione, delle età, degli infortuni e della propensione alla sopportazione del carico di lavoro. Ma devono essere delle eccezioni e non la regola di una squadra che ha un’età media di poco superiore ai 24 anni.

Gli allenamenti più duri Zeman li svolge a inizio settimana, tra il martedì di ripresa e il mercoledì: spesso e volentieri in quelle sedute mancano tanti elementi che poi si rivedono nella seconda metà della settimana. La dirigenza della Roma, pur non essendo soddisfatta dei risultati ottenuti finora, è al fianco dell’allenatore scelto l’estate scorsa. Il cammino che segnerà la seconda parte di stagione, a partire dalla prossime tre partite contro Bologna, Cagliari e Sampdoria, incideranno sul futuro della Roma. Zeman è pronto ma vuole di più dal gruppo, i dirigenti sono convinti che le soddisfazioni stiano per arrivare. Chiusura con il dg Baldini: «A fine stagine faremo i conti» . Il futuro della Roma è già cominciato.

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