(Il Messaggero – U.Trani) – L’Evento è inedito per la capitale e quindi da allestire alla perfezione. Ma che ancora non si sappia quando si giocherà il derby di Coppa Italia è quantomeno assurdo. Bisogna aspettare. Magari fino a venerdì prossimo, anche se la fumata bianca è attesa entro mercoledì, per far partire la complessa macchina organizzativa. Si lavora sulla data e sull’orario. Non c’è l’intesa. Il Campidoglio preme per spostare il giorno: non vuole il match domenica 26 maggio, come previsto dal calendario, per la concomitanza con le elezioni comunali. La Prefettura si associa. E insiste: no in notturna. Nella riunione dell’Osservatorio di giovedì, presenti Lega calcio, Figc, Coni, questura, carabinieri, Lazio e Roma, l’indicazione invece è stata quella di confermare la data del 26, con la disponibilità ad anticipare il calcio di inizio alle ore 17. Declinato dai due club l’invito della Cina per farlo disputare a Pechino.
LA POSIZIONE DEL CAMPIDOGLIO
Il sindaco Gianni Alemanno non cambia idea: «Considerando l’impegno per le elezioni e che c’è un derby in cui in precedenza c’è stato anche qualche brutto episodio, ho detto al ministro degli Interni e al prefetto che sarebbe importante anticipare di una settimana la partita». Impossibile. C’è Roma-Napoli, ultima di campionato. Il sindaco ne prende atto. E, a questo punto, vota per il pomeriggio: «Sarebbe un atto di buon senso. Certi orari servono a creare attenzione su partite che sono meno appetibili: un derby non ne ha bisogno e può essere fatto anche in orari più gestibili. Tutto si può fare e sicuramente le nostre forze dell’ordine sarebbero in grado di fronteggiare qualunque situazione ma c’è anche un elemento di attenzione, con tante persone impegnate ai seggi: metterli nella posizione di dover scegliere tra la partita e le elezioni è una cosa che andrebbe evitata. Valuterò, dopo l’elezione del presidente della Repubblica, se formalizzare questa richiesta con una lettera alla Lega, al ministro e al prefetto».
IL PARERE DELLA PREFETTURA
Il prefetto Giuseppe Pecoraro chiarisce: «Ho mandato una lettera alla Lega e alle due società, aspetto una risposta la prossima settimana. Sono certo che troveremo certamente un accordo sull’orario e sul giorno. L’obiettivo è mettere in sicurezza e fare in modo che la partita si svolga nella massima serenità, soprattutto per gli spettatori e la gente comune. La finale è una festa». Il questore Fulvio Della Rocca avverte: «I problemi potrebbero essere soprattutto dopo la gara. Il derby, comunque, deve essere una grande occasione di civiltà».
LE PROSSIME TAPPE
Tra lunedì e martedì, la Lega invierà il progetto-derby alla Prefettura e tra martedì e mercoledì nuova riunione operativa dell’Osservatorio. Intanto si sta affrontando la complicata questione della vendita dei biglietti. Se l’Olimpico sarà diviso a metà, come vogliono i due club, per Lazio e Roma poco meno di 32.000 biglietti ciascuna. Se invece, come chiede la questura, ogni società avrà una curva e una tribuna, aumenterebbero a quasi 35.000. Da escludere la vendita libera: tra abbonati (25.000) e fidelity card (più di 10.000), la Roma già non può soddisfare le richieste