LA REPUBBLICA (S. MONARI) – Il colpo di scena è arrivato poco dopo le 18. La bandiera americana non sventolerà su Casteldebole, Massimo Zanetti ha messo nelle casse del club i soldi che servivano, ha confermato piena fiducia alla squadra, al tecnico ed alla dirigenza, e gestirà il Bologna assieme ad Albano Guaraldi, che resta presidente fino alla fine della stagione. (…) il ritorno di Zanetti non accende entusiasmi e la permanenza al timone di Guaraldi è peggio del fumo negli occhi.
Guaraldi però era entusiasta: «Mi sono commosso, Zanetti poteva farcela cadere dall’alto, poteva rimproverarci dei nostri errori, invece è stato un grande. Ha detto che avrebbe messo i soldi e non ha infierito ». Erano le 18.40, il presidente stava rientrando da Treviso accompagnato da Gianni Morandi. I due, insieme, avevano lasciato Bologna alle 14 per chiedere aiuto a mister Segafredo. «Siamo contentissimi, non sapevamo come sarebbe andata a finire. Gli americani? Diciamo che han fatto un gran cinema, ma noi non eravamo convinti. Per il Bologna questa è una grande giornata».
Ieri mattina dalle 8,30 alle 11.30 c’era stata una riunione incandescente a Casteldebole fra gli azionisti e i professionisti rossoblù, compresi i due legali, Serafini, che spingeva per cedere al gruppo di Tacopina, e Grassani, decisamente contrario. La tensione era palpabile. Guaraldi ha detto subito che di Tacopina non si fidava, che il milione che aveva versato non aveva alcun valore perché nessun contratto era stato firmato, che nessuno conosceva i reali investitori e che Saputo, il miliardario canadese, non avrebbe fatto parte della cordata.(….)
Per adesso «il Bologna resta ai bolognesi», come ha detto ieri Zanetti a Guaraldi e a Morandi, confermando che «avrebbe garantito la continuità aziendale del club».(…)
Comments are closed.