Roma, che accoglienza «Totti for president»

Roma, che accoglienza «Totti for president»

SHARE

GAZZETTA DELLO SPORT – M. CECCHINI – Un (ex) comunista — si fa per dire — negli Stati Uniti. Zdenek Zeman sbarca per la prima volta in America e non nasconde la sua prima preoccupazione: «So che qui è difficile poter fumare, ma un posto per farlo lo troverò. Detto questo, sono contento che la tournée della Roma mi consenta di visitare tre belle città come Chicago, Boston e New York. Alla fine, le quasi undici ore di volo (atterraggio alle 20 circa ora italiana) non sono state così pesanti».

Film&Freddo Tutto sommato è parso così. Certo, c’era chi gelava e chiedeva più coperte (Nico Lopez) per dormire meglio, chi invece (la maggior parte) ha scelto anche la strada dei film. Pure capitan Totti, ad esempio, si è dedicato al cinema, guardando «Quasi amici». All’arrivo poi — segnalato un piccolo striscione con la scritta «Totti for President» — tutti di corsa in hotel per cercare di smaltire il fuso nel migliore dei modi possibili. D’altronde, da oggi si farà sul serio con gli allenamenti previsti al Tbc Stadium in mattinata e allo Uic nel pomeriggio. Domani, infatti, sarà già partita vera contro i polacchi dello Zaglebie Lublino. In attesa che la proprietà Usa decida se fare un blitz a Chicago, a parlare di questa partita sulla rete tv Cbs nei giorni scorsi è stato anche Boniek, che ha rivolto un invito alla foltissima comunità polacca residente a Chicago a non perdersi questa sfida. E per farsi capire meglio, poi, ha addirittura rispolverato la lingua madre. Certo, sarà difficile riempire i 30.000 posti dello Wrigley Field, ma diciamo che sarà un antipasto in vista del match del 25 luglio a Boston contro il Liverpool e del 27 luglio a New York contro El Salvador. Il giorno successivo sarà già ritorno in Italia. Così Zeman potrà fumare più liberamente.

 

NO COMMENTS

Comments are closed.