CORRIERE DELLO SPORT – R. MAIDA – Tre partite in dieci giorni non sono mai una passeggiata, soprattutto quando ti mancano giocatori importanti, ma possono diventare un’occasione. Senza il pensiero e la fatica delle coppe europee, contro avversarie di cabotaggio inferiore, la Roma può provare a migliorare sensibilmente la sua classifica da qui al 26 settembre: Bologna in casa, Cagliari fuori forse a porte chiuse, Sampdoria di nuovo all’Olimpico. Non sono materassi ma nemmeno montagne. E’ il momento di accelerare il ritmoper presentarsi alla sfida più attesa, sabato 29 allo Juventus stadium, con la forza di chi se la gioca alla pari. Altrimenti diventa inutile pensare in grande.
SPRINT – Già la partenza, prima della sosta, è stata molto positiva: da cinque anni la Roma non cominciava con (almeno) quattro punti in due giornate, impreziositi in questo caso dalla vittoria di San Siro contro l’Inter. La squadra è allineata con i risultati ottenuti da Zeman nel suo primo biennio romanista: anche nel 1997-98 e nel 1998-99 si partì con una vittoria e un pareggio. Ora però sarebbe un autogol pensare di essere troppo bravi. Lo ha spiegato con chiarezza Nicolas Burdisso nel forum con il nostro giornale la settimana scorsa: «Non dobbiamo perdere la concentrazione, a Roma ci si illude facilmente.[…]»
COINCIDENZA – Certo però, anche guardando gli impegni delle altre squadre, la Roma potrebbe convertire a suo vantaggio la forzata assenza dal circolo delle coppe, guadagnando spazio e credibilità nel focolare domestico. La Juventus ad esempio debutta in Champions League la prossima settimana, così come il Milan. E poi ci sono Napoli, Lazio e Inter che dovranno confrontarsi con l’Europa League, più semplice per il livello medio delle partite ma più scorbutica per il calendario, essendo giocata di giovedì. […]
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