Roma, il domani è in tre mosse

Roma, il domani è in tre mosse

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1 GARCIA 3IL MESSAGGERO (U. TRANI) – Presente e futuro della Roma: Garcia inizia a tirare le somme. Nel pomeriggio, dopo due giorni e mezzo di riposo, i giallorossi riprendonogli allenamenti. Per preparare la sfida di sabato sera contro la Fiorentina al Franchi, prima delle ultime 5 partite del torneo. «Il nostro obiettivo rimane vincerle tutte» è il refrain preferito del francese. Pure se la Juve, dopo il successo contro l’Udinese al Friuli, è di nuovo a più 8 in classifica e si avvicina al terzo scudetto consecutivo. Niente depressione e anzi massima concentrazione sui prossimi appuntamenti. Impegni che serviranno per valutare ulteriormente la rosa e capire come intervenire sul mercato.
SUBITO TRE RINFORZI «Prima viene la Roma e dopo ci sono io». Garcia non bluffa quando spiega la sua posizione. Più di una volta,in conferenza stampa,ha chiarito che «non c’è fretta per il mio rinnovo, anche perché non ho il contratto in scadenza». La società giallorossa punta a prolungare l’accordo di altri due anni, fino al 30 giugno 2017, con un ingaggio superiore all’attuale che è di 1 milione e 300mila piùbonus. Partiràda2milioni. Ma la priorità per lui sono gli acquisti: almeno tre giocatori, in grado di fare i titolari.Le priorità sono: 1) il fluidificante mancino, da scegliere tra Debuchy e Santon del Newcastle (capaci di giocare su entrambe le corsie) e Cissoko del Valencia (ora è in prestito al Liverpool), nomi che da tempo figurano nella lista dei candidati per la fascia sinistra pronta ad accogliere anche il giovane brasiliano Abner e magari qualche new entry; 2) il sostituto di Strootman o in assoluto il rinforzo per arricchire numericamente il centrocampo, con Parolo del Parma e Uçan del Fenerbahçe già bloccati, ma pronti a essere superati in corsa da calciatori che Garcia sta facendo seguire in Francia, Inghilterra, Spagna e Germania; l’attaccante di movimento, come Jackson Martinez del Porto e Kalou del Lille, per il tridente. Esistono anche opzioni peraltri ruoli. Due esempi: il centrale Astori del Cagliari e l’esterno Iturbe del Verona.
VERTICE CON IL PRESIDENTE «I giocatori per me sono come figli ». Garcia lo ripete spesso, in pubblico e anche in privato. L’idea di partenza, la stessa che per la verità aveva anche l’estate scorsa prima di accettare alcune dismissioni di primo piano, è di confermare l’attuale rosa. E soprattutto i migliori. I titolari e qualche panchinaro. Sa che i top club d’Europa vorrebbero Benatia, con il Bayern di Guardiola più insistente di altri,e Pjanic. Rudi, però, non riesce a immaginare la Roma in Champions senza il francomarocchino e il bosniaco (ieri ha lavorato da solo a Trigoria). Li considera punti fermi della squadra, fondamentali rispettivamente per difesa e centrocampo. «Dovrò parlare con il presidente e non solo con i dirigenti» ha spiegato sabato sera all’Olimpico dopo la gara con l’Atalanta. Nel summit con Pallotta, a fine campionato, chiederà garanzie sul nuovo organico. Il suo legame con il club giallorosso è forte, come dimostra la richiesta di rinforzi per non sfigurare in Europa. «Non voglio uscire dopo la fase a gironi: mi è già successo a Lille e so quanto è difficile confrontarsi con le migliori formazioni continentali». La Champions, come emerge da Report Calcio 2014, arricchisce ogni club in media con 39,3milioni (e la mancata partecipazione l’anno successivo ne ne toglieinvece 27). Il dato dà forza a Rudi che è a 3 punti dall’accesso diretto alla prossima edizione.
SINTONIA CON IL DS Il più felice della richiesta di Garcia è Sabatini: l’incontro tra il presidente e il tecnico può agevolare il lavoro del direttore sportivo, costretto un anno fa a cessioni di primo piano per sistemare il bilancio della società. Obiettivo raggiunto: saldo attivo superiore ai 40 milioni (comprese le partenze di gennaio) e al tempo stesso squadra competitiva e in grado di lottare per lo scudetto collezionando record. Adesso, con l’appoggio di Rudi e con la Champions, il ds dovrebbe essere meno limitato nelle scelte che saranno mirate alle necessità del tecnico.
PROMESSA DALL’OLANDA «Fidatemi di me, tornerò più forte di prima». Strootman, in tribuna domenica per Psv- Feyenoord insieme con van Gaal e van Persie, tranquillizza Garcia, compagni, dirigentie tifosi.«Penso solo al mio ritorno in campo e lavoro quotidianamente con il mio fisioterapista per essere pronto per l’inizio della prossima stagione». E per debuttare in Champions: «Non vedo l’ora di giocarla. Lo farò con laRoma che è fortissima ».

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