Il Tempo (E.Menghi) – Ci sono nomi in grado di entusiasmare per i bei ricordi che si portano dietro, ma non sempre i ritorni sono come te li immaginavi, perché confermarsi è più difficile di affermarsi. Soprattutto sopra alle ceneri di una squadra sfiduciata e fisicamente a pezzi. Spalletti sta riuscendo in questo complicatissimo compito e, se gli era bastato atterrare a Fiumicino per venire assorbito dall’entusiasmo dei romanisti, con le tre vittorie consecutive ottenute in meno di un mese di lavoro ha conquistato in primis i suoi giocatori e i soddisfatti dirigenti giallorossi, ma anche colleghi e bookmakers.
Sono tutti pazzi per Luciano. Ha portato un calcio diverso, propositivo, che non segue un manuale preciso e non è affatto la copia della sua prima Roma, segno di una capacità di adattamento e di una crescita professionale passata per la gelida Russia e tornata ad appassionare la capitale. Spalletti ha alzato il ritmo in allenamento, trovando la chiave per entrare in sintonia con uno staff preesistente e con cui Garcia non era riuscito a collaborare, come se andassero per due strade parallele, ma la Roma è una sola e la confusione non le faceva bene. Il tecnico di Certaldo ha idee chiare e maniere forti, ha voluto responsabilizzare i giocatori e anche ieri nell’incontro indetto all’Olimpico dalla Figc è tornato a ribadire che «non devo risollevarla io la Roma, ma i calciatori».
Anche Cesare Prandelli ha elogiato il cambio di marcia dei giallorossi: «È sempre più evidente l’impatto avuto da Spalletti. Ha portato equilibrio, ha costruito una manovra più fluida e più pensata, non dipendente soltanto dall’improvvisazione del singolo. Perotti come finto centravanti è una grande soluzione. Indubbiamente Spalletti ha avuto un peso politico rilevante nel mercato di gennaio: El Shaarawy, Perotti e Zukanovic sono giocatori funzionali per il suo calcio e questo significa che società e staff hanno lavorato a braccetto e con un progetto condiviso».
La vittoria contro la Samp ha convinto pure i bookmakers internazionali, che vedono favorita la Roma nella corsa al terzo posto finale, quotato ora a 2.88: un grande passo avanti rispetto al 6.50 di inizio anno. Viceversa, l’Inter è scivolata da 2.00 a 3.50 e laFiorentina si gioca a 2.95. Nelle ultime tre giornate i giallorossi hanno rosicchiato rispettivamente 4 e 5 punti ai viola e ai nerazzurri, che si troveranno faccia a faccia domenica.
Il calendario sorride alla Roma, che venerdì se la vedrà con il Carpi e poi con Palermoed Empoli. Sperando che la parentesi Real Madrid non faccia crollare in un colpo solo ogni certezza ritrovata.