CORRIERE DELLO SPORT – C. BENEFORTI – Bologna gli ha appena regalato una bella festa, Marco Di Vaio è seduto accanto ad Alessandro Nesta nella sala stampa del Dall’Ara. Tutti e due sorridono, tutti e due hanno il volto sereno, lontani come sono dalle ansie, dalle inquietudini e dai veleni del nostro calcio. Parlano volentieri del campionato, di quello che è stato e di quello che sarà, e da romani inevitabilmente toccano il tasto del derby. Subito il pensiero dell’attaccante. « No, non andrò a vederlo, dico solo che con Zeman sulla panchina della Roma può succedere di tutto. La Lazio ha fatto meglio fin qua della Roma, ma ho visto domenica la Roma contro il Palermo e mi ha impressionato. Insomma, è dura fare pronostici[…]
Poi ecco Nesta, che ormai si sente un ex giocatore per il campionato italiano, « certo che tornerei volentieri, ma non ho più nè l’età nè il fisico per tornare a giocare in Italia», e che sul derby resta molto sulle sue. « La Lazio sta andando bene, al di là della sconfitta pesante di domenica passata, ma la Roma ha valori importanti, di conseguenza è impossibile dire come andrà a finire. Su una cosa sono straconvinto: sarà un derby estremamente intenso, bello, che saprà divertire la gente, anche se poi farà festa solo chi lo vincerà. […]» .
CAPITANO – Il discorso scivola su Francesco Totti, e quando gli tiri in ballo questo nome e questo cognome ecco che Marco Di Vaio quasi si scioglie, perché Totti è un suo grande amico, perché la sua famiglia e quella di Francesco passano insieme due vacanze su tre. Ha subito una battuta da fare, « si vede che Francesco ha due mesi meno di me, sono questi due mesi che fanno la differenza», un sorriso, poi torna serio. « Totti è ancora un fenomeno, sta alla grande, corre, rincorre, inventa, continua ad illuminare la Roma. Sembra che davvero Totti non invecchi mai, è impressionante. Evidentemente la cura Zeman gli sta facendo bene, visto che Francesco va più forte di prima e come prima fa la differenza».