«Siamo forti ora ripartiamo»

«Siamo forti ora ripartiamo»

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CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Questo il dato che più di ogni altra chiacchiera conta oggi in casa della Roma. Stasera, nel posticipo del lunedì, i giallorossi ospitano il Torino di Ventura che sul campo ha soltanto due punti in meno (tre con la penalizzazione). Zeman non fa un passo indietro e anzi rilancia: «Errori grossi non me li addebito. Chi fa può anche sbagliare, ma quando faccio una cosa sono convinto. Questa squadra la sento mia dall’inizio, sono io il responsabile dei risultati e le mie responsabilità me le assumo. Speriamo di eliminare gli errori perché in due partite eravamo in vantaggio di due gol e non avrei mai pensato di perdere, però è accaduto per mancanza di attenzione. Non sono ossessionato dai risultati. Le rimonte subite? Il calcio è fatto così» . (…) Ecco come risponde alla richiesta di definizione delle condizioni dello spogliatoio romanista: «Bello, largo…» .

AVANTIZeman ha incassato con piacere la fiducia che la società gli ha ribadito tramite le parole del direttore generale Franco Baldini: «Sono contento, io ci credo come ci credono loro. Tecnico e giocatori devono avere stimoli e motivazioni, la Roma ha dei valori e può giocare un buon calcio. Io come allenatore sono sempre stato trattato allo stesso modo, abbiamo sempre parlato dei nostri obiettivi e del lavoro, non è stato mai detto niente di diverso. All’interno sappiamo quello che facciamo e come lo facciamo»

. Poi, ancora il concetto secondo il quale nessun giocatore ha mai manifestato dubbi: «Nessuno è mai venuto a lamentarsi, io parlo di esperienze mie e ciò che accade fuori mi interessa poco. Io so le mie cose, i giocatori sanno le loro» . Il ricordo del derby perso è ancora fresco. E allora… «La scelta di far giocare De Rossi? Non la rifarei perché l’espulsione è costata tanto alla squadra, ma la rifarei per altri motivi. Serenità all’interno del gruppo? Non dovrebbe esserci visto che per ora non sono arrivati i risultati. Ma tutti sono convinti che stiamo lavorando bene» . Ora, però, è arrivato il momento di una reazione: «Voglio vedere la squadra giocare a calcio e concentrata per novanta minuti» . (…) «Ero convinto dal ritiro che questa squadra è competitiva e può giocare con tutti, senza temere nessuno. Il gioco a tratti già si è visto. Castan è in nazionale brasiliana, Tachtsidis in quella greca e Florenzi in quella italiana, tutti ragazzi che sono motivi di orgoglio per noi. L’organico è giovane e tutti hanno voglia di crescere e andare avanti» .

VOGLIA – L’allenatore di Praga è convinto che presto si potranno dare altri giudizi sulla Roma: «Mi auguro che questa squadra esprima i suoi valori, perché ha tutto per giocare un buon calcio e fare risultati. Non dipende tanto dalla condizione, ma dal fatto che tanti giocatori sono nuovi, vengono da lontano e si devono ambientare. Ho fatto già degli esempi, Maradona, Platini e Zidane non rendevano il primo anno in Italia, poi si sono dimostrati dei fenomeni. E’ normale che all’inizio ci siano problemi di ambiente e di inserimento nella squadra»

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