IL ROMANISTA – D. GIANNINI – Sette gol fatti e sei subiti. Questo lo score realizzativo della Roma nelle prime tre giornate di campionato. Esattamente lo stesso fatto registrare da Zeman un anno fa a Pescara nell’inizio di una stagione che avrebbe portato alla promozione e al primo posto in Serie B. L’occhio su questi numeri cade il giorno dopo la sconfitta folle contro il Bologna che, a chi aveva seguito attentamente la cavalcata degli abruzzesi, ha riportato alla memoria il ko con lo stesso risultato del boemo nello scorso torneo. Terza giornata: 3-2 dal Modena in rimonta (anche se l’andamento era stato differente) e addio imbattibilità. E proprio questa analogia dovrebbe strappare un sorriso ai romanisti.Non nell’immediato magari, quanto in ottica futura, guardando a quello che potrebbe accadere tra qualche settimana, magari anche in anticipo rispetto al campionato 2011/2012 di Zeman.
Che dopo una partenza sprint con due vittorie (2-1 a Verona e 3-2 contro l’Empoli), come dettò frenò con la prima sconfitta. Nei turni successivi arrivarono un successo 2-0 contro il Crotone e un’altra sconfitta contro la Reggina. Insomma, un avvio non malaccio ma che non faceva immaginare la marcia trionfale che ci sarebbe stata un po’ più in là. Non tanto più tardi, sicuramente però oltre la sesta giornata, quella in cui collezionò la terza sconfitta. E allora, visto che si è a caccia di analogie e di corsi e ricorsi storici per provare a dare un senso almeno cabalistico ad una sconfitta che apparentemente non ne ha, vale la pena di ricordare che proprio alla sesta giornata la Roma andrà a far visita alla Juventus per la partita delle partite e che un anno fa sempre alla sesta giornata Zeman affrontò un’altra Juve, quella di Castellammare di Stabia e che venne sconfitto.
Abbastanza per fare gli scongiuri in vista della visita ai campioni d’Italia ancora imbattuti nel loro stadio? Forse no. Forse solo uno stimolo in più per andarsi a riprendere quei due punti in meno che il tecnico giallorosso ha rispetto ad un anno fa. Per cominciare un po’ prima, insomma, la rincorsa alla vetta. Allora alla sesta giornata partì da quota 9 punti, dal decimo posto, da -5 rispetto alla prima in classifica. Già alla decima giornata il Pescara era però risalito fino alle quarta posizione, a un solo punto dal secondo posto.
I motivi per credere fermamente ad una Roma che tra qualche tempo sarà lì a lottare per il vertice sono molti: una squadra forte, certo, ma anche e soprattutto Zeman che è la garanzia di riuscire a tirare fuori il meglio dai giocatori a disposizione. In molti devono a lui la loro fortuna, la loro carriera ad alti livelli. Gli ultimi in ordine di tempo (oltre a Verratti che ha incantato con due assist nel Psg milionario) sono le punte Immobile, Insigne e Caprari, tutti a segno domenica. La Roma invece lì davanti ha (Totti a parte che è fuori categoria) Lamela, Destro, Osvaldo e pure Nico Lopez. Tutti buoni motivi per sorridere anche dopo una domenica nera…