Strootman, conto alla rovescia. Sarà lui il grande colpo del 2016?

Strootman, conto alla rovescia. Sarà lui il grande colpo del 2016?

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La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Nei vari giri del centrocampo giallorosso, ce n’è uno che a Trigoria non vedono l’ora di completare. È quello che porta alla fine di un tunnel lungo quasi due anni, esattamente quelli che sono passati dal giorno del primo infortunio di Kevin Strootman: era il 9 marzo 2014 a Napoli quando l’olandese crollò a terra con il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro lesionato. «Ma tutto iniziò quattro giorni prima a Parigi, quando in un’amichevole con l’Olanda avevo avuto problemi al ginocchio e chiesi di essere sostituito ». Successe dopo appena 39 minuti, un’anomalia per un giocatore del suo livello. Ma quel che conta, adesso, è che dopo tre operazioni Kevin sembra davvero vedere la luce alla fine del tunnel. E dopo così tanta sofferenza, adesso Strootman può essere davvero il vero colpo di mercato di gennaio della Roma.
VERSO IL RECUPERO – Già, perché se anche ieri Strootman ha svolto lavoro personalizzato, la speranza della Roma è quella di poterlo rivedere aggregato al gruppo già nel corso di 15-20 giorni, per riaverlo poi a completa disposizione (e quindi pronto per giocare) nel mese di febbraio. Inizio, metà o fine fa poca differenza, a conti fatti. Quel che conta è che la «lavatrice » torni a centrifugare a dovere, proprio come faceva prima di quella maledetta sera a Napoli. «Ora sto molto meglio, non vedo l’ora di riunirmi al gruppo — ha detto pochi giorni fa il centrocampista olandese — Del resto questo è tutto quello che vuole un calciatore e quello che più mi è mancato in questi due anni. Non so ancora quando potrò rientrare davvero, ma sono molto fiducioso. E questa è la cosa più importante, visto che prima del terzo intervento non lo ero affatto».

LA LAVATRICE – Tutto questo perché Kevin di bocconi amari ne ha già mandati giù tanti e di tempo ne ha perso pure troppo. Da un paio di settimane ha scavallato la prima parte del recupero, quella medica (circa 3 mesi tra recupero funzionale, fisioterapia e potenziamento in palestra) per entrare nella seconda, quella tecnica, dove ha cominciato a lavorare con il pallone e sui cambi di direzione. Uno stimolo in più è stata la convivenza del dolore con Capradossi, con cui ha lavorato parallelamente. Ma ora a Kevin bisognerà dare il tempo per poter tornare a essere anche Strootman, cioè l’uomo capace di fare le due fasi, di coprire ogni linea difensiva, mettere in ogni partita una carica agonistica di cui questa Roma ha terribilmente bisogno e recuperare palloni su palloni per renderli giocabili. Una lavatrice, appunto. Quantificare quanto ci metterà a tornare al 100% non è possibile, neanche per il professor Pier Paolo Mariani, che lo ha operato una terza volta. Ma quando succederà, allora potrà essere davvero una Roma diversa. Non è un caso che proprio con lui Garcia abbia trovato l’assetto migliore, quello che nel corso della prima stagione gli garantiva anche di coprire alla perfezione la difesa. E se fosse proprio lui il colpo di gennaio?

IL CALVARIO
L’INFORTUNIO A NAPOLI 9 marzo 2014 – L’olandese rimane vittima in un contrasto di gioco al San Paolo con Dzemaili, durante Napoli-Roma di campionato. Rottura del crociato anteriore del ginocchio sinistro.
PRIMO INTERVENTO IN OLANDA 18 marzo 2014 – L’operazione, eseguita dai professori Van Dijk e Kerkhoff e dal dottor Heijboer dura circa due ore. Ricostruito il legamento crociato anteriore e trattate anche le lesioni al menisco interno ed esterno.
RIENTRO NON AL TOP 9 novembre 2014 – Il recupero è molto lento e lo stesso rientro soft, cominciando dai 7’ finali di Roma-Torino. Il 25 gennaio 2015 a Firenze, dopo sole 7 presenze, il nuovo stop. Non un trauma, ma quel ginocchio sinistro non è stabile.
SECONDA VOLTA AD AMSTERDAM 30 gennaio 2015 – Kevin viene rioperato dalla stessa équipe olandese, guidata dai professori Van Dijk e Kerkhoffs, in artroscopia una brutta sorpresa: c’è pure una lesione cartilaginea. Non solo dunque la rimozione della «Cyclops Syndrome», la massa di tessuto fibroso diagnosticata.
TERZO INTERVENTO A ROMA 1 settembre 2015 – Stavolta è il professor Mariani a intervenire per una stabilizzazione del ginocchio con un aggiustamento del legamento nella corretta angolazione.

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