LA REPUBBLICA – F. FERRAZZA – Un pranzo per ritrovarsi, scoprendosi un po’ più invecchiati, ma con in testa le stesse idee.
Francesco Totti e Zeman si sono dati appuntamento ieri in un noto ristorante della Laurentina, accompagnati dall’amico — preparatore del capitano, Vito Scala. Spaghetti con le vongole e tanta frutta, il leggero menù attorno al quale è andata in scena la rimpatriata, apparsa naturale ai due che negli anni sono rimasti in contatto, risultata invece un po’ anomala alla società, che giusto un anno fa chiedeva al numero dieci giallorosso di limitarsi a fare il giocatore. Perché Zeman ha chiesto a Totti informazioni sul gruppo, sui giovani e sull’atmosfera dello spogliatoio, tra lunghi silenzi e tanti sorrisi. Ma l’elemento più interessante è il ruolo che il boemo sembra davvero intenzionato a ricucire addosso al numero dieci. «Da quando fai il centravanti hai preso troppi calci» la frase senza bisogno di troppe interpretazioni ribadita da Zeman a Francesco, a risottolineare un concetto già più volte espresso dal tecnico. E chissà se al capitano giallorosso è preso un colpo all’idea di doversi reimmergere nel ruolo di attaccante esterno, lo stesso di tredici anni fa. Sarà il lavoro svolto in ritiro a levare dubbi e incertezze a giocatore e scettici, svelando le reali intenzioni del boemo. Totti, rientrato proprio ieri mattina da Miami, ripartirà invece subito per la Sardegna, godendosi l’ultimo periodo di ferie prima del raduno di luglio. In tutto questo è polemico Montella, scartato dalla Roma e ora sulla panchina della Fiorentina. «Meglio se rispondo con educazione. Non tutte le trattative vanno in porto, la mia con la Roma è stata resa pubblica, non da me, e per tanti motivi non si è conclusa”.
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