(…) Qualunque risultato esca dall’Olimpico, non ci sarà nessun sostenitore giallorosso che soffrirà di nostalgia per un allenatore del passato. Discorso diverso, invece, per Mazzarri, anche lui rimasto schiacciato finora – come sarebbe successo a tutti – dall’ombra di Luciano Spalletti.
Se a giugno il Napoli cambiasse guida tecnica, è probabile che le lacrime si asciugherebbero in fretta. L’addio di Mourinho, invece, sarebbe destabilizzante per tutto l’ambiente, perché lo Special One ha compattato il mondo del tifo come a nessuno era riuscito. Per questo José, domenica, si è potuto permettere di lanciare un appello che però è suonato anche come un avviso ai Friedkin.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, il senso è stato questo: io alla Roma sto benissimo, capisco e accetto le difficoltà economiche, perciò sono disponibile ad accettare anche un progetto fatto di giovani, ma per conoscere il mio futuro non voglio attendere troppo: al massimo febbraio. La risposta della proprietà è stata altrettanto chiara: per ora in agenda non sono previsti incontri per il rinnovo dei contratti.
Eppure la partita di domani è di quelle che, in un senso o nell’altro, possono dare una svolta alla stagione. Al di là della passione, una prova incolore farebbe lievitare i dubbi dei Friedkin, che hanno ricordato a tutti che solo nella stagione 2022-23 hanno speso per il club qualcosa come 232,5 milioni. Come dire, a investimenti da Champions occorrerebbe che corrispondessero ricavi da Champions.