LA REPUBBLICA – F. FERRAZZA – Ferita e furiosa, la Roma non si dà pace per la sconfitta con l’Udinese. Un 2-3 che stordisce i tifosi e mette sotto accusa le solite e ripetute botte d’amnesia, oltre che la direzione arbitrale. A puntare l’indice contro l’arbitro Massa ci pensa Zeman. «Il rigore non c’era, l’ho rivisto e penso non ci sia stato il fallo di Castan. È stata una giornata sfortunata in questo senso, in gran parte i direttori di gara decidono i campionati. Abbiamo perso due gare in casa, con Bologna e oggi, per cose strane». L’accusa è forte e riguarda anche un altro episodio. «Armero ha sputato in faccia a Tachtsidis, con il quarto uomo a mezzo metro che non ha detto niente. Poi c’era una spinta su Osvaldo prima del gol di Domizzi che ci ha innervosito. Per me queste cose sono decisive».
Zeman accusa il direttore di gara “Così si decidono i campionati”
Ma i problemi della Roma sono soprattutto altri. «Dobbiamo crescere ancora tanto — la critica del boemo — se guardassi solo la prima mezzora non sarei preoccupato, ma ci manca la concentrazione per 90minuti. L’Udinese fa il contropiede da diversi anni e dovevamo avere un atteggiamento diverso, imparando a gestire. Tachtsidis? Per me è stato il migliore in campo». Una provocazione, più che un giudizio, sembrerebbe il commento sul greco, espulso e quindi assente mercoledì, quando la Roma andrà a Parma per il turno infrasettimanale.
Molto deluso Baldini. «Gli episodi ci hanno penalizzato, ma parlare degli arbitri è controproducente se li vogliamo sereni, non abbiamo perso per questo. Sull’arbitro e sulla fortuna non possiamo lavorare, anche se sul rigore la penso come Zeman».
Avrebbe preferito festeggiare in maniera diversa la sua doppietta, Lamela, arrivato a cinque gol in campionato. «Inutile parlare delle mie reti, abbiamo perso e quindi non contano. Questa sconfitta ci deve servire come esperienza. Ci manca di chiudere le partite, la colpa è di tutti, dobbiamo aiutare tutti quanti in difesa. Ora speriamo di vincere a Parma».