“La possibile costruzione di questo stadio dimostra che non serve una legge sugli impianti sportivi. La cosa fondamentale è che non si faccia della speculazione edilizia”. L’onorevole Raffaele Ranucci ha parlato in esclusiva a Romagiallorossa.it in merito al nuovo stadio della Roma. “Credo che uno stadio nuovo, e di proprietà, debba rispettare determinate caratteristiche. Primo deve essere sul modello inglese con una metropolitana che, di fatto, ti porti all’interno dell’impianto. Ranno poi potenziate strade ed infrastrutture per non creare il minimo disagio ai cittadini. Poi trovo corretto il numero dei posti, 50 mila: son finiti i tempi dei mega stadi da oltre 80 mila persone. Dovrà essere un impianto aperto 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, vivibile sempre dai tifosi, dai cittadini e dai turisti. Fondamentali saranno anche le aree ludiche e di intrattenimento: uno stadio di stampo europeo insomma”.
Onorevole l’area scelta è quella di Tor di Valle, di fronte alla Magliana: “Mi viene da sorridere perché nel 1988 con il compianto Presidente Viola individuammo nella Magliana, e nella Romanina, le due aree in cui sarebbe dovuta sorgere la nuova casa della Roma. Oggi c’è chi c’è arrivato con oltre vent’anni di ritardo”. Onorevole la Roma si è posta come traguardo il 2016 per l’inaugurazione dello stadio: “Guardi ritengo che il problema, nel nostro Paese, non siano le tempistiche. Il problema in Italia è la burocrazia. Se tutte le forze politiche che verranno coinvolte marceranno nella stessa direzione, sono certo che una volta posata la prima pietra lo stadio verrà costruito in soli 24 mesi”.
