Esordio casalingo in campionato per la Roma, che coglie il primo punto ufficiale della sua stagione, dopo la beffa del 3-0 a tavolino subito contro il Verona. Esito dal doppio volto quello di un Olimpico aperto per circa mille tifosi: da una parte, 1 punto che sembrava altamente improbabile alla vigilia, dall’altra una X che va stretta ai giallorossi, capaci di mettere sotto per tutta la gara i bianconeri, ma poco cinici nel momento di chiudere i conti. Serata comunque gagliarda quella romanista, con il motorino di Jordan Veretout sempre in movimento. Il francese, come sempre, è un moto perpetuo, uomo ovunque nel reparto centrale, come testimoniano gli 11.2 km percorsi, di cui 8.2 di corsa. Gioca 59 palloni nella zona nevralgica del campo, segno che i compagni si fidano di lui. Ma il grande merito della sua gara è, certamente, la doppietta.
La prima rete arriva su calcio di rigore, al 31′, provocato da un fallo di mano di Rabiot che stoppa di braccio proprio un tiro del numero 17, capace poi di beffare dal dischetto l’ex giallorosso Szczesny. Due minuti dopo il primo pareggio juventino, la squadra di Fonseca riparte per un contropiede magistrale, innescato da un lancio millimetrico di Dzeko sui piedi di Mkhitaryan, bravo nel controllo e nel servire subito il francese, che si aggiusta il pallone e fredda il portiere avversario per il 2-1 del 46′. In un reparto che ancora deve trovare i suoi equilibri e con alcuni interrogativi aperti, la presenza di Veretout è certezza importante, in grado di garantire qualità e quantità a profusione.
Voto: 7.5
