Roma – Milan: l’analisi tattica

Roma – Milan: l’analisi tattica

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I fantasmi che erano apparsi, fumosi e sullo sfondo, al termine di Genoa-Roma, sono tornati a materializzarsi in tutta la loro forza durante la gara con il Milan. Parliamo dei calci piazzati: i giallorossi di Luis Enrique hanno subito due, dei tre gol rossoneri, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sbagliando tutto e il contrario di tutto.

La formazione: Luis Enrique opta ancora per il 4-3-1-2 delle ultime uscite. In porta va Stekelenburg, mentre Cassetti, sulla destra, e Juan al centro ritrovano i loro posti da titolare. Centrocampo dai piedi buoni quello scelto dall’asturiano, che oltre a De Rossi, vertice basso del rombo, affiancato da Pizarro e Gago ai suoi lati, opta per Pjanic, inserendolo alle spalle del duo Osvaldo e Borini. Proprio l’ex Swansea è l’ago che sposta gli equilibri del gioco giallorosso: in fase di copertura, con Pjanic o Osvaldo che escono centralmente a pressare sul portatore, lui si abbassa lungo la linea dei mediani trasformando la disposizione nel più classico dei 4-4-2. In fase offensiva si allarga tantissimo sulla destra, lasciando spazio agli inserimenti degli attaccanti.

I gol del Milan: sagra degli orrori le azioni che portano alle tre reti dei rossoneri. In quella che si concluderà con l’0-1 di Ibrahimovic, Jose Angel non scala a pressare Aquilani, mentre Juan sceglie male il tempo per indietreggiare e poi staccare, lasciando libero lo svedese per colpire.

Gol del 1-2: Boateng viene incontro al calcio d’angolo, chiamando al movimento sia Gago, che Burdisso. Jose Angel si guarda intorno spaurito, Juan marca a uomo (e sul secondo palo Ibrahimovic). Al centro si apre una voragine incredibile alla quale né Cassetti né De Rossi riescono a mettere una pezza.

Gol del 1-3: triplice errore sull’azione che si concluderà con la doppietta di Ibrahimovic. Quando il calcio d’angolo viene battuto, Cassano sul primo palo è libero di ricevere: né Heinze, né Burdisso lo vanno a marcare. Sul conseguente controcross Josè Angel e De Rossi sbagliano la posizione.

Il gol di Burdisso: del tutto casuale la rete del pari giallorosso. Nessuno schema, né movimenti preparati in allenamento sul calcio d’angolo di Pjanic, solo la grande bravura di Burdisso.

 

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