CORRIERE DELLO SPORT – F. M. SPLENDORE – Amato Ciciretti è rimasto a guardarla dalla tribuna. Lo sguardo non era esattamente dei migliori. All’amarezza per aver pagato dazio doppio a un cartellino rosso, si è aggiunta la sconfitta della Roma. Dazio doppio, l’effetto di un regolamento interno che non transige. Il falletto di reazione nella partita contro la Rappresentativa di Serie D nei quarti, gli è costato caro: un turno dalla commissione disciplinare del torneo e uno dalla Roma.
L’annuncio di Alberto De Rossi dopo la partita di semifinale con la Fiorentina. «Ciciretti in finale non ci sarà, la squalifica sarebbe scontata, ma la società e il sottoscritto hanno deciso di dargli un’altra giornata, interna». In effetti la formazione di De Rossi non indulge mai a certi comportamenti, ma essendo successo a stretto giro di posta anche due gare prima (con il rosso a Politano contro il Santos Laguna), è stato deciso di intervenire per evitare che un’eccezione diventasse una tendenza.
Ieri, nel tunnel degli spogliatoi, Sabatini ha fermato Ciciretti perché era giusto parlargli dopo che lo aveva fatto l’allenatore. Un colloquio di due o tre minuti davanti al dg Baldini. Sabatini parlava e Ciciretti annuiva. Episodio evidentemente ricomposto, ma di avvertimento per tutti. Prima regola: comportamenti giusti in campo e fuori
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