Derby, pareggio allo sprint

Derby, pareggio allo sprint

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GAZZETTA DELLO SPORT – F. ODDI – Tutti contenti no, perché se una squadra acciuffa l’1-1 a 2′ dalla fine è logico che l’altra non faccia i salti di gioia, ma nessuno arrabbiato rende l’idea: a Trigoria per il derby Primavera, con sole e discreto pubblico Baldini sul tetto e verso la fine l’intera prima squadra, Luis Enrique in testa, è finita con la rimonta della Lazio, e l’aritmetica qualificazione di entrambe le squadre. I biancocelesti per la verità il traguardo lo avevano centrato già sabato, mancava solo la Roma, che però lo avrebbe mancato solo in caso di meteorite: sabato i giallorossi recupereranno la gara col Pescara e il primo posto, al momento dei ragazzi di Bollini. Che, grazie al gol nel finale di Sani Emmanuel, hanno interrotto la serie di 10 vittorie dei giallorossi: l’andata finì 3-3, da allora le avevano vinte tutte.

Obiettivo scudetto Serie interrotta, ma imbattibilità salva, Pescara, Crotone, Bari e Gubbio non riusciranno a metterla in pericolo. «Ci teniamo a questa imbattibilità — conferma Alberto De Rossi — come al primo posto. Puntiamo allo scudetto, inutile nasconderci, ma dobbiamo migliorare in difesa: non è la prima volta che prendiamo gol così, sull’uscita dall’area». Il pareggio della Lazio era arrivato per un tiro di tiro da fuori, deviato da un difensore e finito sui piedi di Sani, solo davanti al portiere. La Roma era andata in vantaggio con il solito Tallo, servito da un cross di Politano corretto da Piscitella. In mezzo, vari ottimi interventi di Berardi, ma anche due legni biancocelesti, Cataldi a giro nel primo tempo, il solito ottimo Rozzi poco prima dell’1-1. «Il pari è il risultato giusto — conferma Alberto Bollini — abbiamo fatto quello che potevamo fare contro una grande squadra, schierando quattro ’94 e un ’95».

 

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