Primavera. Roma-Lazio 1-3: una sconfitta non vanifica il lavoro di De Rossi

Primavera. Roma-Lazio 1-3: una sconfitta non vanifica il lavoro di De Rossi

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Pigliacelli 6.5: subisce 3 goal, ma ne salva almeno altri 2. Perde lucidità nei rilanci nella fase finale.

Sabelli 6.5: sembra pronto per il grande salto, ha gamba, è forte negli anticipi, non manca mai il suo apporto in fase offensiva. Una sicurezza.

Orchi 4: giornata no per il centrale difensivo giallorosso. Lento, subisce la velocità degli attaccanti laziali nei contropiede, sbaglia sembra il posizionamento difensivo sull’uomo, si fa sempre anticipare dagli avversari. Impacciato anche con il pallone tra i piedi, cerca sempre il disimpegno semplice su Pigliacelli.

Barba 4: per lui vale lo stesso discorso del compagno di reparto. In più ha sulla coscienza il raddoppio degli uomini di Bollini, per colpa prima di uno sfortunato scivolone, poi di un clamoroso liscio.

Nego 6: il terzino francese è proiettato costantemente in attacco, si sovrappone in continuazione a Piscitella, disputando uno straordinario primo tempo. Nel secondo tempo cala fisicamente, come tutta la squadra, ma va vicino alla rete. Il suo colpo di testa può essere fermato solo dalla mano di un avversario, ma il fallo sfugge agli occhi di arbitro e guardalinee; avrebbe potuto rimettere la Roma in corsa.

Viviani 6.5: ieri era in Irlanda con l’Under 21 di Ferrara, stamattina ha raggiunto i compagni qui a Gubbio. Ma nel primo tempo nessuno direbbe che il ragazzo viene da un viaggio stressante come questo, anzi. La sua mente viaggia a velocità doppia rispetto a compagni ed avversari, i suoi piedi sono educatissimi, e lo si vede bene in occasione del goal del momentaneo pareggio, realizzato grazie ad un calcio di punizione imparabile. Ma nel secondo tempo cala, sbaglia tanti lanci e tutta la squadra ne risente.

Verre 6: lo si trova in ogni parte del campo nel momento del bisogno, è una sicurezza per i compagni di squadra. Quando Sabelli sale lui fa il terzino, quando Piscitella ha bisogno di supporto in avanti lui c’è. Lui e Viviani rappresentano la coppia del futuro, si completano a vicenda.

Politano 5: impalpabile. Qualche spunto nel corso della prima parte di gara, ma non impressiona mai, non ci regala mai uno dei numeri a cui ci ha abituato. Con l’uscita di Ciciretti si sposta nella posizione di trequartista puro, ma la sua prestazione rimane mediocre.

Ciciretti 5: non è il solito Amato, non riesce mai a illuminare la manovra offensiva né ad arrivare al tiro. Costringe De Rossi addirittura a sostituirlo nel secondo tempo, fatto decisamente raro.

Piscitella 6.5: un primo tempo stratosferico, durante il quale nessun avversario sembra stargli dietro. Fantastico nell’uno contro uno, salta sistematicamente il suo diretto marcatore. Nel secondo tempo cala vistosamente, ma rimane uno dei più propositivi.

Tallo 4: nel giorno in cui serve il suo fisico, i suoi goal, la sua capacità di proteggere palla, lui manca l’appuntamento. In balia dei centrali laziali, non riesce a rendersi mai pericoloso.

Nico Lopez 6.5: un peccato vederlo entrare nei minuti finali. E’ un costante pericolo per il portiera laziale, Berardi, con il quale inizia un duello, che però vedra uscire vincitore il numero 1 biancoceleste.

Alberto De Rossi 10: il suo lavoro in questi anni non verrà pregiudicato da un derby perso. Lui deve costruire giocatori, no vincere trofei (che comunque in questi anni non sono mancati), e da questa squadra ne usciranno moltissimi di Giocatori veri. I suoi giocano un calcio di altissimo livello rispetto ad ogni avversario visto. Ci auguriamo di vederlo ancora a lungo sulla panchina della primavera giallorossa, ma uno come lui merita altri palcoscenici.

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