10 Pjanic, 50 Garcia, 500 volte DDR

10 Pjanic, 50 Garcia, 500 volte DDR

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La Roma centra il tris di vittorie consecutive e vola al secondo posto. È la notizia più importante, e il successo giallorosso è tutto nei numeri: Miralem Pjanic trasforma il decimo calcio di punizione con la casacca romanista, Garcia ottiene la 50esima vittoria in Serie A e Daniele De Rossi festeggia con un gol le 500 presenze con la sua fedelissima, amata maglia.

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LEADER – Gillet, Marchetti, Consigli, Reina, Da Costa, Mirante, Handanovic, Buffon, Brkic, Skorupski. Sono questi i portieri caduti, dal 2011 ad oggi, sotto i colpi del principino bosniaco, che ancora una volta si prende la squadra sulle spalle e sblocca una gara arcigna, complicata, soprattutto per i grandi meriti dell’Empoli. Insieme a Florenzi, è sicuramente l’uomo in più di questa prima parte di stagione, ed è un peccato che spesso la sua continuità si alterni con quella del resto della squadra. Le sue “mattonelle” sono per fortuna diventate una garanzia. Il pubblico si alza in piedi ormai prima della battuta: è come se si trattasse di un calcio di rigore. E Mire non li tradisce, mai. Una fortuna sì, perché Giampaolo l’aveva preparata bene, imbrigliando la squadra giallorossa nei primi 45’ e Gervinho, utilizzato da prima punta, non era riuscito a sfruttare le poche occasioni capitate sui suoi piedi.

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50 BUONI MOTIVI – 50 su 84. È l’eccellente score di Rudi Garcia sulla panchina della Roma, praticamente il 60% di vittorie, nettamente superiore al 53% di Spalletti e al 52% di Fabio Capello, ultimo tecnico a vincere lo scudetto nella capitale. Da un anno a questa parte ha destato molte perplessità, questo è innegabile, ma nel calcio contano i numeri, e questi sono tutti dalla parte del francese. Contro i toscani ha riproposto il 4-4-2 (che diventa 4-2-4 in fase offensiva), con Iago Falqué e Florenzi sugli esterni ad allargare il gioco e lasciare libertà di movimento a Pjanic in cabina di regia. Sembra finalmente aver capito la duttilità della sua rosa e comincia a dare minuti importanti a giovani come Uçan, che ha bisogno di essere visto sul campo con continuità per capirne le reali qualità e l’utilità che può dare a questo gruppo adesso e in futuro (specie in ottica riscatto, su cui ballano ben 11 milioni di euro). A tal proposito vale la pena sottolineare l’ottima prestazione sponda Empoli di Leandro Paredes, in prestito proprio dalla Roma. La squadra complessivamente pare reagire bene, compreso il rientrante Castan, e pur mostrando ancora carenze sul piano delle trame offensive e ancora senza un terminale centrale, riesce comunque a confezionare altre tre reti (fanno 12 nelle ultime tre giornate) e volare a Leverkusen con il morale alto. Peccato ancora una volta per le amnesie difensive, individuali e non, che costringono a chiudere per la 7^ volta su 8 con la porta violata. La sensazione è che la retroguardia soffra troppo l’inserimento sui 30-35 metri dei trequartisti o eventuali mezzale degli avversari. E settimana prossima urgono urgenti miglioramenti per fermare l’Ilicic o Bernardeschi di turno. La sconfitta della Viola di ieri non deve ingannare: i ragazzi di Paulo Sousa hanno mostrato grande carattere nella bolgia del “San Paolo” e si sono arresi solo allo strapotere di Higuain e Insigne.

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500 VOLTE INSIEME – «Ho solo un unico rimpianto: quello di poter donare alla Roma una sola carriera» e ancora «La Roma la amo troppo. Quando segno non riesco a pensare ad un’esultanza, mi viene solo voglia di baciarla». Basterebbero queste due frasi per spiegare il legame tra Daniele De Rossi e la Roma. Un’avventura iniziata in quel lontano Roma-Anderlecht di Champions League del 30 ottobre 2001. 14 anni dopo, sono ancora insieme. Come in ogni relazione ci sono stati degli alti e bassi, delle incomprensioni, ma se c’è l’amore si supera tutto. Darcy Norman quest’anno gli ha restituito un fisico perfetto, e la sua eccellente condizione atletica in campo si vede. Oltre alla solita copertura difensiva, è riuscito ad arricchire con il colpo di testa del 2-0 le sue 500 presenze, a completare nel migliore dei modi una giornata speciale. «Amor vincit omnia, Capitan Futuro».

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