Giancarlo Abete, ai microfoni di Sky Tg 24, parla di Nazionale e non solo. Un commento va anche alla moviola in campo e il presidente della FIGC si chiede quale possa essere l’utilità dal momento che le squadre fanno ricorso quando la prova tv viene usata per le squalifiche. Queste le sue parole: “E’ un periodo ancora abbastanza lungo e cerchiamo di prepararlo al meglio possibile. C’e’ stata la disponibilita’ delle societa’ per convocare 31 giocatori all’Acqua Acetosa lunedì, martedì e mercoledì, poi il 14 e il 15 aprile ci saranno dei test per i giocatori che fanno parte della rosa. Cerchiamo di favorire al massimo la preparazione di giocatori e tecnico. E’ una vigilia normale, dico sempre che una federazione e un tecnico della Nazionale hanno due competizioni in 4 anni, Europeo e Mondiale, e qualche vota la Confederation, mentre l’allenatore di un club puo’ conquistare 24-28 tornei. Quindi c’e’ un’attenzione particolare perche’ e’ una delle pochissime opportunita’ per federazione e ct di ottenere un risultato, e in questi quattro anni Prandelli ha fatto bene”.
Sul divario tra Italia e Spagna.
“E’ una valutazione che in tanti condividiamo. Se nelle classifiche dei giocatori che si sono messi in luce negli ultimi anni, gli italiani sono in numero ridotto e quei pochi sono i giocatori storici come Buffon e Pirlo, questo significa che il ricambio non e’ facile, ed e’ un fatto oggettivo. Il nostro calcio ha delle complessita’, non riconoscerlo e’ fuori dal mondo”.
Sulla moviola in campo.
“Oggi c’è l’utilizzo della tecnologia per il gol non gol, un dirigente, ex Pallone d’Oro, come Platini che è contrario, 209 paesi che fanno riferimento alla Fifa in cui il dibattito non così ricco come in italia. Queste sono le norme e vanno rispettate e non c’è un consenso politico a delle modifiche. Poi, dobbiamo capire cosa vuol dire moviola: De Rossi è stato squalificato con la prova tv ma la Roma ha fatto ricorso, e questo significa che l’utilizzo differito del mezzo televisivo porta a valutazioni diverse”.
Sulla discriminazione territoriale.
“La norma c’era prima degli anni Novanta, nel momento in cui la sanzione è aumentata s’è posto un problema che affronteremo a giugno. Le società sanzionate però sono state tre ed in B non è mai accaduto. La situazione ha un risalto mediatico grandissimo ma fin qui, su 42 società, ne sono state sanzionate solo tre, il che vuol dire che la situazione non è deflagrante. Poi ci sono i suggerimenti dell’Alta Corte, che ha evidenziato criticità nella norma e detto alla federazione che, se ritiene, può intervenire nel quadro normativo esistente. A fine stagione faremo una riflessione”.
Prandelli?
“Speriamo rinnovi, come sempre ci sara’ un incontro e fin dal primo giorno abbiamo detto che speravamo rimanesse. Ci incontreremo entro marzo e speriamo prolunghi il suo contratto per dare continuita’ ad un lavoro ben fatto in questi ultimi anni”.
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