«L’invito ad individuare punti d’intesa per un confronto c’è stato, ora le società devono trovare una soluzione condivisa». Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, esprime cauto ottimismo sulle possibilità di una soluzione positiva dello scontro tra i grandi e i piccoli club all’interno della Lega A sulla questione dei bacini d’utenza. «Da una parte la fiducia è fondamentale, d’altro canto il confronto anche serrato è l’unica strada, perchè stiamo parlando di realtà importanti e equilibri economici fondamentali per i club», dice Abete a margine della presentazione, nella sede della Federcalcio, delle iniziative che faranno da sfondo alla partita Italia-Estonia in programma a Modena il 3 giugno. «Anche recentemente ho detto che non sono strade giuste nè quella di contarsi nè quella di ricorrere ai tribunali, siano essi sportivi o amministrativi. Sono lieto che assemblea di ieri ha dato riscontri positivi e ha testimoniato questa volontà di confrontarsi, anche perchè non vedo altra strada per risolvere problemi così difficili», aggiunge. «I momenti di stress a volte ci stanno, ma alla fine dobbiamo confrontarci con la realtà: le società di serie A devono individuare un percorso condiviso e spero che questo percorso attivato si risolva positivamente».
Sulla vicenda Abete mantiene un profilo ‘super partes’: «Tutti hanno le loro verità: ai fini della competitività nel campionato italiano è naturale che più le risorse sono distribuite in modo compatibile e più questo determina una maggiore competizione, ma ai fini del confronto internazionale il discorso è più complesso perchè, alla fine, il confronto a questo livello lo fanno alcuni grandi club». «Per cui -conclude il presidente federale- bisogna trovare un punto di equilibrio, senza correre il rischio di far venir meno la dimensione di competitività dei grandi club a cui dobbiamo stare attenti».
