Al Qaddumi: “Qualcuno non mi ha voluto dentro la Roma”. Malore per...

Al Qaddumi: “Qualcuno non mi ha voluto dentro la Roma”. Malore per lo sceicco

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ROMADurante la trasmissione “Te la do io Tokio”, è andata in onda un’intervista realizzata con lo sceicco Al Qaddumi, subito dopo la firma del contratto preliminare.
Queste le sue parole:

Che succede?

Non so perchè è successo questo casino. Credo che qualcuno non voglia che entri nella Roma

All’interno della stessa Roma ci sono resistenze verso di lei

Altrimenti non si capisce come è uscita la notizia, che non doveva uscire. L’accordo preliminare era molto riservato, confidenziale. Quando Pallotta sarebbe venuto a Roma, credo per il derby, avremmo fatto una conferenza stampa. Evidentemente qualcuno non ha voluto questa cosa qua. Tutto questo macello per cosa?

Il comunicato sull’accordo preliminare?

L’hanno messo loro

Lo scettiscismo di UniCredit, come se lo spiega?

Sono la persona che mi avete descritto. Sono umile e non ho avuto mai interessi in Italia, è vero. Se legge la mia intervista al Tempo, capisce che ho avuto anche momenti difficili nella mia vita. Sicuramente per loro, che vedono questo cose, non sono solvibile. Ma non credo che gli americani siano così stupidi. Come fanno a fimare un accordo con una persona che non ha soldi? Ma sono scemi? 

Certo è che si presenta male con Padovano e Moncalvo….
Moncalvo non è più il direttore de La Padania. Padovano me lo ha presentato un dottore. Mi aveva detto che aveva problemi giudiziari e quando ho visto cosa mi sono spaventato. Poi ci sono diventato amico, ho conosciuto la sua famiglia. Ho capito che è un bravo ragazzo. Gli ho detto che doveva prima risolvere i suoi problemi e poi lo avrei fatto entrare nella Roma.

Se lei entra nella Roma che poteri avrà?
Pallotta vuole fare il presidente perchè gli piace farlo. Io farò il presidente qua a Roma. Avremo gli stessi poteri.

E adesso che succede?
Non vado in Svizzera, spero che si possa chiudere. Il mio patrimonio? Nè 2 miliardi né 9 miliardi di dollari.
Io sono in possesso dei fondi ereditati dalla mia famiglia già da un anno: io lavoro in partnership con la mia famiglia, dietro c’è un fondo. Sul progetto della cittadella industriale in Arabia Saudita è vero: in questa ottica era nato l’affare della società Acqua Marcia, era estremamente completa con infrastrutture. Poi, per fortuna, siamo andati a vedere più a fondo che qualcosa non andava. Il fatto dell’orologio costosissimo regalatomi è da sfatare: è stato un mio socio a regalarmelo, non quelli dell’Acqua Marcia. Loro c’erano, hanno mangiato e bevuto ma senza niente di più. I miei consulenti mi hanno detto di lasciar perdere questo affare perchè sarebbe andata male come società: Caltagirone non l’ho mai visto da solo, sempre negli uffici di Acqua Marcia…E non mi hanno mai regalato un accendino d’oro…

Perchè la prima volta che ha provato a farlo la Roma ha detto no e adesso invece ha firmato un preliminare?
Prima non c’era la possibilità di entrare, adesso forse la società è in difficoltà. C’è da dire che Pallotta di soldi ne ha, sta anche su Forbes…Io sulla rivista? Non è detto…Del resto gente come il principe dell’Arabia Saudita e Al Mansour non sono nella lista eppure credo che qualche soldo ce l’abbiano…Rolex d’oro e Ferrari? Non mi piacciono, non li avrò mai…”

Perchè adesso tutto questo scetticismo?
Non credo che Pallotta e gli americani siano stupidi: secondo voi vanno a fare affari con delle persone che non hanno soldi? Io speravo che l’accordo preliminare avvenisse in segreto, lavorando sotto traccia per poi arrivare a ridosso del derby di aprile, quando Pallotta sarebbe tornato a Roma, per fare una conferenza stampa ed annunciare a tutti l’accordo.

Come riferito dalla stessa emittente radiofonica, il sig. Al Qaddumi sarebbe stato ricoverato a seguito di un malore

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