Quando varcò la porta di Trigoria era poco più di un bambino. Veniva dall’Almas, da dove è partito anche Giannini. Pellegrini giocava nei Pulcini, oggi è diventato il leader della Roma. La fascia la indossa con dignità, seguendo la grande tradizione dei capitani romani e romanisti. Contro lo Shakhtar ha segnato il primo gol ed è stato protagonista di una prestazione sontuosa. A fine stagione arriverà il nuovo contratto. Alla Roma lo ha portato Bruno Conti: “Quando Lorenzo ha preso la numero 7 mi venne a salutare dicendo “Spero di onorarla”. Lo sta facendo nel migliore dei modi, è un grande calciatore e una grande persona“.
Tovalieri lo ha allenato negli Allievi Nazionali: “L’ho trovato che era già centrocampista, ma sapeva fare tutto, quando mancavano Capradossi o Calabresi l’ho fatto giocare anche da difensore centrale. Si vedeva che aveva qualità. Non era il capitano, ma aveva personalità ed era ujno dei simboli della squadra“.