Allenatore Roma, dal piano A al piano C: voglia di Conte

Allenatore Roma, dal piano A al piano C: voglia di Conte

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(IlRomanista.eu – P.Torri) – La Roma prova a programmare il suo futuro, a partire dalla scelta del ds. In queste ore sembrano in ascesa le possibilità di Ricky Massara. Sullo sfondo la scelta dell’allenatore, per ricreare entusiasmo in una piazza depressa. La società sarebbe pronta a sforare i parametri per un allenatore in grado di riaccendere l’ambiente. L’ex Chelsea è il numero uno della lista (…)

Piano A
Ha un nome: Antonio. E un cognome: Conte. Al momento disoccupato retribuito. In corso un contenzioso economico con il Chelsea che conta fino a undici milioni di euro. Per lui, filtra da Trigoria, sarebbe sforato con gioia il tetto di un ingaggio che non potrebbe scendere sotto i sette-otto milioni di euro. La Roma è disposta a pagarli. I problemi, semmai, sono di altra natura. La concorrenza su un allenatore di questo livello (al momento Inter, forse Bayern Monaco e Milan), ma soprattutto quello che vuole-vorrebbe Conte che se ne andò dalla Juve perché non investiva. Ma se prendi Conte, devi dargli carta bianca, spiegandogli il progetto, le ambizioni, la voglia di vincere, la capacità di trattenere i giocatori richiesti dal mercato, prospettargli la possibilità di essere lui, Antonio Conte, entro due-tre anni, il primo a battere la Juventus in Italia. Un’alternativa al piano A, potrebbe essere Josè Mourinho, anche se al momento non è stata presa in considerazione. Insomma, sarebbe come fare all in a poker. Cosa, però, che riaccenderebbe un ambiente che definire depresso è poco. C’è poi la questione del ds. Si sono fatti tanti nomi, ma da quello che si riesce a sapere, le quotazioni di Ricky Massara sono in ascesa, al di là di improvvisi ma tutti da verificare innamoramenti del presidente.

Piano B
Ha un nome: Maurizio. E un cognome: Sarri. Al momento occupato sopportato e contestato al Chelsea. Da dove, peraltro, da Londra fanno sapere che se ne andrà solo se lo cacceranno, cosa al momento possibile. Oltretutto non sembra convinto dell’ipotesi Roma, anche se il suo amico Franco Baldini (ancora lui) potrebbe essere la chiave necessaria per convincere il tecnico toscano a tornare in Italia. Costerebbe di meno di Conte, ma anche lui vorrebbe garanzie tecniche e di investimenti per costruire una squadra in grado di apprendere in fretta il suo calcio. Che, non va dimenticato, quando funziona riconcilia con il buon umore (il Napoli di Sarri ha fatto 91 punti).

Piano C
Ha tanti nomi e altrettanti cognomi. Ma con tutto il rispetto per Gasperini e Giampaolo, ora non vogliamo neppure pensarci. Perché serve una cosa da romanista. Una scelta che riaccenda la gente giallorossa.

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