CORRIERE DELLO SPORT – A. GHIACCI – Ancora Roma e Cagliari. No, stavolta non si parla dello 0-3 del girone di andata, partita non disputata che ha fatto la differenza tra la squadra di Zeman e quella di Luis Enrique. Ora è il turno di ritorno a entrare sulla scena, con la sfida che può subire la variazione di data a seconda dell’esito del quarto di finale di Coppa Italia con la Fiorentina (indipendentemente da dove si giocherà). La gara di ritorno con i rossoblù del presidente Cellino è in calendario per venerdì primo febbraio: domenica 3, infatti, all’Olimpico ci sarà la sfida di rugby tra Italia e Francia valida per il Sei Nazioni. Se la Roma dovesse accedere alla semifinale di Coppa Italia, però, dovrebbe giocare contro la vincente di Inter-Bologna proprio in quella settimana, vale a dire mercoledì 30 gennaio, quando mancherebbero solo 48 ore a Roma-Cagliari.
In quel caso la Lega ha già previsto lo slittamento dell’eventuale semifinale a mercoledì 27 gennaio, nel mezzo della settimana in cui la Roma sarà impegnata prima in casa dell’Atalanta (domenica 24 febbraio ore 15) e poi all’Olimpico contro il Genoa (domenica 3 marzo ore 20,45). Tutto già stabilito, senza bisogno di alcuna interpretazione o contestazione. Certo è che risulta curioso che proprio la nuova partita con il Cagliari sia oggetto di possibile slittamento, dopo che all’andata (il 23 settembre scorso) non si giocò per l’invito di Cellino che chiamava i tifosi rossoblù a Is Arenas nonostante l’inagibilità dell’impianto e la conseguente ordinanza del Prefetto che si appellava al rischio di mancanza di ordine pubblico.
