L’”Amarcord” di oggi ci riporta a più di 50 anni indietro, precisamente alla stagione 1962/63. È il mese di novembre e la Roma ha appena cambiato allenatore. Alfredo Foni ha sostituito il disastroso Luis Carniglia. Il tecnico argentino aveva problemi anche con il centravanti Pedro Manfredini. “Piedone” fu straordinario quell’anno e vinse il titolo di capocannoniere con 19 reti finali.
È giovedì 1 novembre 1962 e i giallorossi sfidano i rosanero alla “Favorita”. L’allenatore della Roma schiera dal primo minuto l’esordiente Ginulfi tra i pali; in difesa si piazzano Fontana,Corsini, Losi e Carpanesi; centrocampo costituito da Jonsson e De Sisti, e in avanti alle spalle di Manfredini si collocano Orlando, Angelillo e Leonardi. Oscar Montez gioca praticamente alla stessa maniera dall’altra parte, ma con giocatori tatticamente più difensivi.
La partita parte in discesa per i giallorossi, che dopo un minuto si trovano avanti grazie a Angelillo, che segna con una splendida punizione dal limite dell’area. All’8’ l’argentino Manfredini raddoppia; nella ripresa i rosanero provano a riaprirla con Calvani, ma Ginulfi dice di no. All’ 81’ arriva il tris di Manfredini che fa vivere una giornata da incubo a Grani e Benedetti. Al 89’ infine “Piedone” cala il poker, firmando la sua personale tripletta.
Alla fine di quel campionato i padroni di casa retrocederanno in Serie B; la Roma terminò invece al quinto posto in classifica, venendo eliminata in semifinale nella Coppa delle Fiere dagli spagnoli del Valencia.