L’”Amarcord” di oggi ci riporta a circa un anno fa. È il 10 novembre, e si gioca Roma-Sassuolo, unico precedente fra le due squadre in Serie A all’Olimpico. I padroni di casa subiscono il gol del pareggio definitivo a 15 secondi dalla fine, raccogliendo così il secondo pareggio di fila dopo le 10 vittorie consecutive, la prima non vittoria in casa, e il primo gol subito tra le mura amiche. La partita inizia bene per i giallorossi, che passano in vantaggio al 19’, ma nella ripresa sprecano clamorosamente il raddoppio più volte e alla fine vengono puniti. Quella gara fu uno dei passi falsi decisivi nella rincorsa al titolo.
Garcia decide di partire con il solito 4-3-3, con De Sanctis fra i pali, linea difensiva formata da Balzaretti, Castan, Burdisso, Maicon, centrocampo con De Rossi, Strootman e Pjanic e il tridente offensivo costituito da Ljajic, Florenzi e Borriello. Tre punte anche per Di Francesco, che arriva nella capitale senza paura e convinto di potersela giocare.
Gli ospiti infatti partono bene, e ci provano con due conclusioni dalla distanza, prima con Berardi e poi con Gazzola, su schema d’angolo. Poi arriva il gol della Roma: Florenzi duetta con Pjanic e prova il tiro, Pegolo fa il miracolo ma Longhi sciaguratamente infila nella propria porta. La squadra di Garcia prende convinzione e inizia a chiudere i neroverdi nella proprià metà campo. Tenta prima Balzaretti e poi Ljajic, dopo una strepitosa azione corale, ma Pegolo è bravo a dire ancora di no. Finisce il primo tempo sull’1-0.
La ripresa è un monologo dei giallorossi, e in particolare di Adem Ljajic. Il serbo continua il suo personale duello con il portiere del Sassuolo, duello che si concluderà amaramente. Il numero 8 infatti sciupa prima a tu per tu con Pegolo, dopo un’altra fantastica azione di squadra; poi prova a inventarsi da solo il gol del raddoppio, ma c’è ancora il muro davanti, al 90’ spreca la più la clamorosa delle occasioni, calciando tutto solo addosso all’estremo difensore avversario. Gli ospiti dopo aver sfiorato il pareggio con Floro Flores, ipnotizzato da De Sanctis, lo trovano per davvero a tempo scaduto. Su un batti e ribatti in area romanista, la palla finisce sul sinistro di Berardi, che realizza con un bolide sotto la traversa. Finirà così il cammino perfetto in casa per la Roma.