L’”Amarcord” di questa settimana ci porta al 4 maggio 2008. Al “Ferraris” di Genova si affrontano, per la 36° giornata, Sampdoria e Roma. I padroni di casa, allenati da Walter Mazzarri, sperano di rimanere attaccati al treno per l’Europa, i giallorossi invece cercano di mettere pressione alla capolista Inter, quando mancano appena 3 giornate alla fine del campionato. La Roma, guidata dal tecnico Luciano Spalletti, si presenta con il solito 4-2-3-1, con Doni in porta, linea difensiva formata da Tonetti, Panucci, Mexes e Cassetti, De Rossi e Pizarro a comporre la mediana, e Cicinho, Perrotta e Mancini alle spalle dell’unica punta Vucinic. Classico 3-5-2 invece per Mazzarri, con l’ex di giornata Cassano al fianco di Bellucci a formare il tandem d’attacco.
È proprio Antonio Cassano il protagonista della prima frazione di gioco. I blucerchiati giocano benissimo, e mettono in continua apprensione la Roma, che con la testa sembra già essersi arresa al discorso scudetto. Il 99 blucerchiato ci prova prima con due bordate da fuori, poi non sfrutta un lancio splendido di Palombo perché si fa ipnotizzare da Doni e non riesce a portare i suoi in vantaggio. Poco dopo è Sammarco a provarci, ma il suo tiro, deviato, finisce sulla traversa. Passano una manciata di minuti, e Doni neutralizza nuovamente un’occasione clamorosa di Cassano. Il portiere brasiliano non termina qui la sua giornata di grazia, perché è prontissimo anche nel sventare un colpo di tacco di Bellucci; allo scadere del primo tempo invece è ancora la traversa a salvarlo sul colpo di testa dell’attaccante.
Nel secondo tempo la musica non cambia, e sono ancora i padroni di casa a fare la partita e rendersi pericolosi. L’unico attivo negli ospiti è l’estremo difensore Doni, che si rende ancora protagonista di 3 straordinari interventi ad impedire il vantaggio della squadra di Mazzarri. Ci provano in sequenza Sammarco, Cassano e Bellucci ma il numero 32 della Roma risponde presente. Così accade inevitabilmente che la condizione fisica dei blucerchiati cali ed è qui che la formazione di Spalletti ne approfitta. Succede tutto nell’ultimo quarto d’ora. Al 75’ è Panucci a firmare il vantaggio con uno splendido colpo di testa su azione d’angolo. Passano 4 giri di lancette e David Pizarro sigla il raddoppio: splendida incursione tra le maglie avversarie per il “Pek”, che trafigge l’incolpevole Mirante dai 16 metri. I giallorossi ora sono padroni della situazione e calano il tris con Cicinho, dopo un magistrale contropiede. Con questo successo i capitolini guadagneranno 3 punti dall’Inter, sconfitta contemporaneamente nel derby, ma non riusciranno a conquistare lo scudetto, vinto all’ultima giornata dai nerazzurri a Parma.
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