Anche il Napoli su Lamela

Anche il Napoli su Lamela

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CORRIERE DELLO SPORT (R. CESARANO) – Il Napoli è a cac­cia del nuovo Messi, o di un altro Maradona, o comun­que di un giovane sudame­ricano, dotato di tecnica e fantasia, abile nel dribbling, capace di esplodere in Eu­ropa e diventare il campione del futuro. L’estate scorsa, i collaboratori di De Lauren­tiis provarono con Juan Ma­nuel Iturbe, diciottenne nato a Buenos Aires da genitori paraguaiani, allevato nel Cerro Porteno ma poi trasfe­ritosi in Ar­gentina per allenarsi con l’Under 20 Albiceleste.

Ne nacque un caso di­plomatico tra due federa­zioni, spunta­rono equivoci sulla titolarità del cartellino del calciatore e il Napoli preferì defilarsi (si è inserito poi il Porto pro­mettendo al Cerro Porteno oltre 15 milioni di euro non­chè un ingaggio piuttosto al­to per under 20, ndr).

CACCIA A LAMELA – Stavolta, il club parteno­peo si è posi­zionato tra i principali corteggiatori di Erik Ma­nuel Lamela, diciannoven­ne del River Plate, alto 1.82 per 74 chili, trequarti­sta di piede mancino, abile palla al piede, elegante nel­l’incedere. Tutti dicono sia un predestinato. E la con­correnza è davvero agguer­rita. Già quando aveva dodi­ci anni provarono a portarlo in Europa, il Barcellona, poi il Siviglia, infine il Real Ma­drid. Ma alla fine i dirigenti del River Plate (sul punto di denunciare il Barca alla Fi­fa per sottrazione di minore) convinsero i genitori del ra­gazzo a restare in Argenti­na.

E nel frattempo Lamela ha confermato tutte le pre­messe, crescendo a vista d’occhio, realizzando gol im­possibili, ponendosi all’at­tenzione degli osservatori di mezzo mondo. Sulle piste del “Coco” ci sarebbero ol­tre agli spagnoli ed agli in­glesi, diversi club italiani: l’Inter, il Milan, la Roma che attraverso Sabatini ha già contatto la famiglia del cal­ciatore, e come rivelato ieri dal quotidiano argentino “Olè”, anche il Napoli, nella persona di Riccardo Bigon, che da mesi sarebbe al lavo­ro per accaparrarsi il gioca­tore. In realtà, da Castelvol­turno, si erano fiondati in Argentina in tempi non so­spetti gli “ scouter” ingag­giati da De Laurentiis, Mi­cheli e Mantovani. E da loro era arrivato l’ok di accelera­re i contatti con il River Pla­te e la famiglia del ragazzo ( non era difficile dal mo­mento che di Lamela si sa­peva già abbastanza).

IL RISCHIO – La quotazione data dai diri­genti del Ri­ver a Lamela si aggira in­torno ai venti milioni di eu­ro ( per il 70 per cento, l’altro 30 re­sta al club in caso di ulteriore cessione). E in Argentina, specie nel­l’entourage del “Los Millio­narios”, sono maestri nel­l’innescare aste intorno ad un loro tesserato. Che ci sia anche il Napoli di Maradona e Lavezzi, nonché di De Laurentiis, tra i corteggiato­ri del loro pupillo, fa rumo­re. Ma la ci­fra di investi­mento resta alta per con­templarne il rischio.

Eppure, strategica­mente, il pa­tron della Filmauro, è disposto a impe­gnare cifre importanti per giovani di grandi prospetti­ve. Non a caso, è stato pro­prio lui giorni fa a portare l’esempio di Lamela, affer­mando che se in tanti lo cer­cano è il segnale di un’inver­sione di tendenza. E non a caso, De Laurentiis ha scu­cito la borsa per acquistare giovani promesse (Hoffer e Dumitru, gli ultimi esempi), tranne poi pentirsene. « Se poi i giovani non li facciamo giocare, perchè prenderli?» , ripete il presidente. Di Erik Lamela, il Napoli è convinto ma prima deve convincersi Mazzarri e poi il River Pla­te, abbassando le pretese. Intanto per Trezeguet, Ca­liendo vuole tornare alla ca­rica e riproporlo al Napoli (lo farà in settimana) men­tre dalla Germania, Cavani invita Hamsik a restare: «Perchè insieme dobbiamo fare un grande campionato, e onorare la Champions League».

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