CORRIERE DELLO SPORT – A. POLVEROSI – Frank Rijkaard non era stato solo un’idea per la Roma, ma una vera trattativa. Breve, però intensa. E come erano finite le trattative per Mazzarri e Allegri, così è finita quella per l’ex allenatore del Barcellona, il predecessore di Pep Guardiola: grazie, no. La differenza è che Mazzarri aveva già un’altra squadra e Allegri non aveva mai abbandonato la sua, mentre Rijkaard è ancora senza panchina dopo l’esonero del gennaio scorso come commissario tecnico dell’Arabia Saudita, la cui federcalcio lo aveva ingaggiato per due anni a oltre 5 milioni di euro a stagione.
Anche il nome di Rijkaard va dunque inserito nell’elenco dei “no” incassati dalla Roma. Un no pesante, come si può capire. Con i petrodollari in tasca, chi me lo fa fare di infilarmi in quel ginepraio, avrà pensato. O forse si sarà ricordato di Francesco Totti quel giorno di 13 anni fa: fu il capitano a dargli il primo dispiacere nella nuova veste di tecnico.
