CORRIERE DELLO SPORT – R. BOCCARDELLI – Ha il piglio del vincitore e non potrebbe essere altrimenti. Nella sua pacatezza Andreazzoli promuove la Roma e si promuove come il suo allenatore, di adesso e anche del futuro se nelle stanze dei bottoni qualcuno dirà il fatidico sì. Rivendica la media punti della sua gestione. La tendenza, la proiezione. La Roma targata AA sta recuperando posizioni e prestigio e si sta avvicinando ad un traguardo importante: la decima Coppa Italia, quella della stella d’argento. Tra la Roma e la stella ora c’è solo… la Lazio. (…)
DUE VOLTI – Poi torna ad analizzare la partita il tecnico della Roma: «Nel primo tempo la squadra non mi è piaciuta. Ci siamo espressi male, sotto tono, senza l’intenzione giusta, senza ordine tattico. In questo modo, come sempre avviene nel calcio, abbiamo dato forza all’avversario. Per fortuna abbiamo cambiato marcia nel secondo tempo. Florenzi l’ho cambiato perchè ha preso una brutta botta alla caviglia destra, ma devo ammettere che inserendo Balzaretti ho fatto la mossa giusta. Federico ha cambiato l’equilibrio della partita scegliendo bene i tempi di inserimento. E’ stato davvero bravo e non solo per l’assist vincente a Destro in occasione del secondo gol».
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L’ALLENATORE? SONO IO – Una vittoria che fa alzare di nuovo le quotazioni di Andreazzoli nel borsino allenatori. Che fa la Roma, lo conferma anche per il prossimo anno oppure lo ringrazia e ne sceglie un altro? «Io non ci penso, sarà perchè in questo momento sono e mi sento a tutti gli effetti l’allenatore di questa bella squadra. Con una responsabilità pesante ma anche con la gioia di poter allenare un gruppo che può fare bene, molto di più. Io sono qui e lavorerò forte fino alla fine per portare questi ragazzi più in alto possibile. Poi si vedrà. Ma dal primo giorno sento la responsabilità ma anche il gusto di allenare la Roma. E poi, avete visto la tendenza? Se prendete la classifica parziale con me in panchina scoprirete che siamo al terzo posto dietro Juventus e Milan. Mica male, no. (…)