Ha dell’incredibile la notizia che arriva dall’Argentina. Nella partita di quinta divisione, Claypole-Victoriano Arenas, l’arbitro ha deciso di espellere tutti, titolari, riserve ed allenatori, dopo una violenta rissa. Record per il fischietto Damian Rubino, che dopo aver mostrato 36 cartellini rossi è entrato nel guiness dei primati.
LA PARTITA – Dopo 90 minuti di tensione, falli e due espulsioni per gioco violento, l’arbitro Damian Rubino fischia la fine dell’incontro, Claypole batte Victoriano 2-0. Subito dopo il fischio finale inizia la rissa. Un vivace battibecco a bordo campo tra Rodrigo Sanchez, giocatore del Victoriano, e il proprio allenatore, Carlos Torino fa scattare la rissa coninvolgendo subito tutti i 22 in campo e le riserve. I tafferugli sono proseguiti nel tunnel che porta agli spogliatoi, mentre i più esagitati continuavano a darsele di santa ragione in campo. E per non far torto a nessuno, l’arbitro ha deciso di usare il pugno duro in maniera generalizzata, infliggendo l’espulsione a tutti i 36 giocatori registrati. “Ha fatto una stupidata. Ha preso una decisione sommaria”, ha sbottato il presidente del Victoriano, Domingo Sganga, secondo il quale “molti giocatori in realtà non hanno alzato nemmeno un dito. Semmai molti hanno cercato di calmare gli animi e contenere i compagni”.
“E adesso chi mandiamo in campo la prossima settimana”, si chiedeva il presidente del Victoriano. Ma a tendergli una mano ci ha pensato ieri il Tribunale Sportivo, che ha convinto l’arbitro Rubino a modificare il referto e ridurre sensibilmente il numero degli espulsi, sceso a 7 (4 giocatori del Victoriano e 3 del Claypole). “Dalle immagini registrate l’arbitro si è reso conto che non tutti i giocatori hanno partecipato alla rissa”, ha spiegato un funzionario del Tribunale all’agenzia Telam, salvo ammettere poco dopo che “si è trattato di una decisione politica per consentire il regolare svolgimento del torneo”. A pagare il prezzo più caro sarà colui che ha originato gli scontri, Rodrigo Sanchez, punito con 7 giornate di squalifica.