Nell’ambito dei documenti pubblicati dall’As Roma relativamente all’operazione dell’aumento di capitale è emerso un passaggio apparentemente allarmante sulla situazione economica del club: “Tra i fattori da cui possono scaturire effetti di ulteriore deterioramento della situazione economico-patrimoniale e finanziaria della società e del gruppo A.S. Roma fino a comprometterne la prospettiva della continuità aziendale si segnalano in particolare le incertezze connesse alla vicenda MediaPro relativa alla vendita dei diritti radiotelevisivi, i cui proventi rappresentano una delle principali fonti di ricavo”.
Si tratta di un riferimento obbligatorio per legge – all’interno del paragrafo “Avvertenze per l’investitore” – esposto nella prima pagina del fascicolo del prospetto informativo relativo all’aumento di capitale della Roma.
Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione l’As Roma, da società quotata in borsa, è tenuta per legge ad informare i piccoli azionisti sui c.d. “rischi estremi”, che possono verificarsi con una percentuale vicinissima allo zero. La vicenda Mediapro e la relativa intricata situazione dei diritti televisivi rimasti al momento invenduti, pongono solo in linea puramente teorica a rischio la continuità aziendale della società, come tutti gli altri club italiani. I diritti televisivi comunque non rimarranno venduti.