Il paradosso è proprio questo, che in Serie A quasi nessuno utilizza così tanti giocatori come la Roma. In tutto finora 23, di più ne hanno impiegati solo il Frosinone (26), il Chievo e il Parma (per entrambe 24). Eppure, nonostante tanta ricchezza e tanti avvicendamenti, la Roma dai subentri ha avuto poco, almeno in termini di gol. Finora uno solo, quello di Lorenzo Pellegrini nel derby. Il fatto non è banale, perché nel calcio moderno oramai si gioca in 14. E’ successo spessissimo, ad esempio, al Napoli di Carlo Ancelotti, che dai cambi in campionato ha finora avuto ben sette reti. Come riporta la Gazzetta dello Sport, il Napoli va ad un velocità doppia rispetto a tutti, anche nei confronti della stessa Juventus, che dai «panchinari» finora ha avuto in dote solo tre gol. Uno in meno rispetto al Sassuolo, secondo in questa speciale classifica. Ed uno in più rispetto ad un gruppetto di squadre che ha avuto due marcature dai giocatori entrati durante la gara: Inter, Atalanta, Frosinone, Bologna ed Empoli. Peggio della Roma, con nessuna rete all’attivo, hanno invece fatto solo Genoa, Fiorentina e Chievo. Sul dato in questione, ovviamente, pesa anche il mo mento non certo dorato degli attaccanti giallorossi, con Perotti ai box oramai da tempo e i vari Under, Kluivert e Schick con le polveri bagnate. I tre, in fatti, quando sono entrati non sono mai riusciti a cambiare volto alla partita in termini di gol. In più c’è da considerare anche la situazione di Pastore che ha finito inevitabilmente con togliere un cambio in fase offensiva