IL ROMANISTA – V. VERCILLO – La Roma verso Palermo con più dubbi di formazione che mai. Se Miralem Pjanic sembra pronto al rientro (anche Andreazzoli è apparso ottimista «credo che possa essere della partita»), ora a preoccupare sono le condizioni di Simone Perrotta: il centrocampista campione del Mondo, infatti, è stato costretto ad abbandonare in anticipo la seduta di allenamento di ieri, a causa di un trauma distorsivo alla caviglia sinistra. L’entità dell’infortunio sarà valutata tra oggi e domani, ma per la gara di sabato, al momento, rimane in dubbio.
Un destino beffardo, quello che ha guidato la stagione di entrambi i giocatori. Ed entrambi oggi, ricordando la gara di andata contro i rosanero, non possono che sorridere. Il bosniaco a novembre, infatti, reduce dalla panchina contro il Parma, giocò appena otto minuti, subentrando nel finale al posto di Lamela. La settimana successiva un’altra panchina nel derby, prima del gol (inutile) e delle polemiche per gli insulti a Zeman, inizialmente smentiti dal calciatore e poi confermati dal tecnico. Ma ora con Andreazzoli è cambiato tutto, a partire dalla posizione in campo, diventando così il regista e fulcro della squadra. E dopo lo stop per l’infortunio alla caviglia, che lo tiene fermo ai box dal 3 marzo, ora è pronto a riprendersi il suo posto in mezzo al campo. Con Andreazzoli in panchina è cambiato tutto anche per Simone Perrotta. Messo da parte, per non dire quasi ignorato, per due terzi di stagione, in attesa – chissà – di rottamarlo, il numero 20 sta dimostrando di aver trovato il giusto percorso. Ancora una volta, anche quest’anno, in cui si era deciso di puntare sulla freschezza della gioventù. Eppure l’esperienza di Perrotta si è rivelata il giusto motore con cui far ripartire una Roma sfaldata: un ritorno fondamentale sia a centrocampo, sia sulla trequarti. Già oggi si capirà se Andreazzoli potrà contare su di lui anche sabato pomeriggio. Contro il Parma Perrotta ha occupato un posto sulla trequarti, affiancato da Florenzi a supporto dell’unica punta, Totti.
Ma con il numero 20 ko, le chance di Osvaldo di ritrovare il posto da titolare aumenterebbero («sta benissimo – ha spiegato Andreazzoli intervenendo alla nascita del Roma Club Tevere Remo -, si sta allenando benissimo, quando conosceremo meglio anche il Palermo vedremo»). Si va dunque verso un 3-4-1-2 con Lamela alle spalle del tandem d’attacco formato dall’italoargentino e il capitano. Anche se a farsi spazio c’è anche Destro, pronto a rientrare (almeno) nella lista dei convocati. A centrocampo, spazio a Pjanic e De Rossi (ieri entrambi in campo con i compagni), o in alternativa è pronto Tachtsidis. Sugli esterni, con Lamela davanti, spazio a Marquinho e Florenzi (Balzaretti ancora out per febbre).
Ma il dubbio più grande rimane la difesa. A mancare è ancora il nome del terzo centrale che al Barbera affiancherà Burdisso e Castan. In ballottaggio ci sono Marquinhos, Piris e Romagnoli. Il brasiliano soffre ancora per un’elongazione ai flessori della coscia sinistra, e ieri ha svolto solo lavoro differenziato. Romagnoli è tornato ad allenarsi con i compagni, dopo lo stop per acciacchi muscolari, e si prenota per una maglia da titolare. Ma c’è anche Piris, che però rientrerà soltanto domani dagli impegni della nazionale. Starà ad Andreazzoli valutare le condizioni dei tre giocatori, e scegliere su quale carta puntare.