FOCUS CGR – “La vittoria era stata preparata bene, siamo andati in vantaggio per 2-0, poi proprio nel momento migliore siamo calati. Non riesco a spiegarmi perchè ci sia questa involuzione nel finale, ne parleremo e ci confronteremo”. Dietro un sorriso che esprimeva più sollievo che felicità per la vittoria di ieri contro la Samp, Luciano Spalletti celeva un certo malumore per come i suoi ragazzi stavano sprecando un’occasione d’oro.
Tra sabato e domenica pomeriggio Fiorentina, Inter e Milan si sono arenate contro Bologna, Verona e Udinese, concedendo ai giallorossi l’opportunità di mettere in cascina 2 punti fondamentali per la lotta al terzo posto.
Una corsa al piazzamento Champions, o meglio, ai preliminari della massima competizione europea (occasione concessa negli ultimi anni a Lazio, Napoli e due volte all’Udinese, sempre sprecata dalle squadre italiane che non sono mai riuscite a raggiungere la fase finale della Champions League), vede coinvolte quattro squadre: Fiorentina, Inter, Roma e Milan, nell’ordine dell’attuale classifica.
Una bagarre così non si registrava da diverse stagioni. Quattro formazioni per motivi diversi imperfette e incomplete, ma che manifestano nell’ultima parte di campionato degli andamenti diversi, che potrebbero riscrivere sul lungo periodo la classifica finale.
Alla 14° giornata di questo campionato l’Inter era seconda in classifica con 30 punti, ad una sola lunghezza dal Napoli capolista. La Fiorentina a 29, la Roma a 27 (giallorossi in precedenza addirittura in testa al massimo campionato per due giornate a cavallo della 12° giornata), Milan attardato e in notevole crisi a quota 23.
Al giro di boa del torneo – alla 19° giornata – le posizioni sono cambiate: il Napoli ha mantenuto la testa della classifica con 41 punti, la Juve ha recuperato posizioni salendo a quota 39, con l’Inter che è rimasta molto vicina alla vetta con 39 punti. La Fiorentina quarta con 38 punti, crollo della Roma quinta con 34 e il Milan lontanissimo, addirittura ottavo, a 29.
Nelle prime cinque giornate del girone di ritorno, si è confermata la notevole mutevolezza di questo campionato, che vivrà presumibilmente della medesima incertezza fino alla fine: Napoli e Juve si sono staccate in vetta e giocheranno un torneo a parte per il bottino più importante – lo Scudetto – con rispettivamente 56 e 54 punti.
La Fiorentina è tornata terza in classifica con 46 punti, l’Inter quarta a 45, la Roma sesta a 44 e il Milan settimo con 40.
I numeri nel calcio non sono mai una scienza esatta, ma dall’analisi dell’andamento di queste quattro squadre nelle ultime dieci giornate è possibile ipotizzare, senza una certezza statistica assoluta, come potrebbe concludersi questa avvincente lotta per il terzo posto.
In primo luogo è curioso notare come Fiorentina, Roma e Milan per motivi diversi abbiano totalizzato 17 punti nelle ultime dieci giornate, mentre l’Inter 15. Quindi un sostanziale equilibrio, che conferma l’impossibilità di prevedere oggi quale di queste società raggiungerà i preliminari della prossima Champions League.
Un dato importante però riguarda le ultime cinque partite: mentre Milan e Roma appaiono in netta ripresa, con i rossoneri in grado di totalizzare 11 punti e i giallorossi 10, Inter e Fiorentina hanno avuto un sostanziale calo, rispetto alle medie punti di inizio stagione. I viola solo 8 punti nelle ultime 5 gare, i nerazzurri addirittura la miseria di 6.
Segno che gli equilibri in questa lunga corsa a tappe potrebbero modificarsi.
Immaginando una proiezione statistica sulle prossime e decisive 14 giornate di campionato, la classifica finale dal terzo posto in giù, se tutte e quattro le squadre in lizza per i preliminari di Champions, mantenessero questa stessa media punti sarebbe la seguente:
Roma 72 (2 pnt di media a partita)
Milan 70 (2.2 pnt di media a partita)
Fiorentina 69 (1.6 pnt di media a partita)
Inter 62 (1.2 pnt di media a partita)
Una classifica che rispecchierebbe i valori tecnici in campo, ma non l’evoluzione della prima parte di stagione, visto che l’Inter ad es. nel girone di andata come detto, aveva chiuso a meno uno dalla vetta occupata dal Napoli.
Nelle ultime cinque stagioni, la quota terzo posto ha sempre oscillato tra la media più bassa dei 64 punti – colti dall’Udinese nella sorprendente stagione 2011-2012 – e i 72 del Milan nel 2012-2013.
Eccezionali furono i 78 del Napoli nel 2013-2014, campionato vinto dalla Juve con la quota record di 102 punti e la Roma chiuse seconda con il record di punti della sua storia, 85 punti. Napoli, Juventus e Roma giocarono un campionato a parte, producendo uno sforzo maggiore rispetto a quanto visto negli ultimi dieci anni per quanto concerne le tre posizioni di vertice.
Questo è un torneo sicuramente più equlibrato e più livellato in testa per quanto riguarda le medie punti raccolte fin qui. Ecco perchè è possibile ipotizzare con relativa certezza che la squadra che arriverà terza dovrà totalizzare tra i 70 e 74 punti.
2010-2011 Napoli 3° con 70 punti (Udinese ai preliminari 4° con 66)
2011-2012 Udinese 3° con 64 punti
2012-2013 Milan 3° con 72 punti
2013-2014 Napoli 3° con 78 punti
2014-2015 Lazio 3° con 69 punti
Dall’analisi di tutti questi dati, per arrivare terza, la Roma dovrà necessariamente mantenere l’attuale ruolino di marcia, sui 2 punti di media a partita, conseguendo da venerdì prossimo a Carpi fino alla fine del torneo, almeno 8-9 vittorie sulle 14 giornate restanti.
Gli scontri diretti potrebbero essere l’ago della bilancia decisivo in questo senso, ricordando che all’andata la Roma vinse con la Fiorentina al Franchi, perse a San Siro con l’Inter e pareggiò in casa contro il Milan nell’ultima gara di Rudi Garcia sulla panchina giallorossa.