CORRIERE DELLO SPORT – M. EVANGELISTI – E’ colpa sua. Non lo diciamo noi, lo dice lui. Franco Baldini, direttore generale della Roma: «Mi prendo tutte le responsabilità. Ho avuto sin dall’inizio carta bianca, la guida di questo progetto. Non posso negarlo né sottrarmi alle critiche. Ci mancano giocatori con certe caratteristiche e poi Andreazzoli è stato percepito all’esterno come un supplente. Non è un semplice supplente e considero fantastico il suo lavoro». Ha il viso di chi ha perso. Immobile e sfrangiato di rughe. Di chi ha perso tutto, non soltanto una partita o una coppa. «Il nostro campionato è stato inferiore alle aspettative. Anche inferiore a quello che questa squadra avrebbe potuto dare. Vincere la Coppa Italia avrebbe dato un senso diverso alla stagione. Non è andata così. A questo punto il bilancio non può essere positivo» .
PENSIERO – Della partita sarebbe meglio ricordare poco o nulla. Ma qualcosa va detto: «Una delle peggiori da parte della Roma. Neppure dall’altra parte comunque si è visto grande calcio. Non c’era fluidità, tutto marciava sul filo della tensione. Un episodio l’ha decisa. Era una finale, difficile sperare in qualcosa di meglio. Mi sento di affermare che i ragazzi hanno dato tutto quello che avevano dentro» .
E lui che farà? Dimissioni, fuga al Nord, fino a Londra? Lo scopriremo nei prossimi giorni, mentre i romanisti cercheranno di seppellire sotto altre e differenti emozioni il disastro di questa serata. Oggi Baldini sembra un uomo sconfitto ma non ancora pronto a tirarsi indietro: «L’ho detto. Adesso, immediatamente, ci sediamo tutti, me compreso, e cerchiamo i nomi giusti, le persone giuste. Il progetto americano non è fallito. Sono andate male certe situazioni legate ad alcune persone. Ora il nostro dovere è rimettere in carreggiata squadra e società e dare a questa città la potenza calcistica che merita» .