REPUBBLICA.IT (M.PINCI) – Tempo di confronti, a Trigoria. Dopo la sconfitta con il Milan, la terza nelle ultime quattro gare, quinta stagionale, la Roma è tornata a lavorare: occasione, però, soprattutto per parlare. A cominciare da dove si era finito all’Olimpico, quando Luis Enrique aveva strigliato la squadra all’intervallo prima e a fine gara poi – la sua voce è arrivata fino alla sala antidoping – rimproverando le distrazioni costate soprattutto il 2-1 di Nesta e – ancora di più – il terzo centro di Ibra.
CONFRONTO TECNICO-SQUADRA – Discorsi riallacciati oggi nello spogliatoio del centro sportivo: quaranta minuti circa, solo allenatore e squadra – niente proiezioni video – per un dialogo all’interno dello spogliatoio definito “costruttivo”. L’allenatore a ribadire cosa non ha gradito della partita. E la squadra a spiegare gli errori, ma anche a far presente all’allenatore le proprie difficoltà. Pochi allenamenti specifici sulle situazioni da fermo, ad esempio, ha lamentato qualcuno. Alla squadra non era piaciuto neanche il fatto che l’allenatore in conferenza dopo il match avesse preso alcuni ad esempio e scaricato le colpe su altri giocatori. Qualche minuto, è servito a Luis Enrique anche per comunicare al gruppo il cambio dei programmi di allenamento: d’ora in poi, solo sedute tecniche pomeridiane, a partire dalle 14 (avrebbe voluto posticipare di un’altra ora, ma clima e buio non lo consentivano) per adattarsi meglio agli orari delle partite. Una novità che non tutti, nello spogliatoio, hanno accolto col sorriso.
BALDINI: “AMBIZIOSI E PRESUNTUOSI, MESSI A NUDO I PROBLEMI” – Costretto a ricordare la partita di sabato, invece, Franco Baldini, ospite stamattina ai microfoni di Radio Uno. “Una sconfitta che mette a nudo i nostri problemi”, il mea culpa del d. g. che coinvolge tutti, da tecnico a squadra. Anche perché la nuova idea portata avanti dalla nuova società americana, per quanto affascinante, non può prescindere dalle vittorie sul campo. Lo sa bene l’ex general manager della nazionale inglese: “Bisognerebbe avere contestualmente più risultati per dare più corpo al progetto per avere più sostegno. Ancora di più in una piazza come Roma”. Nessuna accusa però al pubblico dell’Olimpico. Anzi: “Il pubblico ci ha dato sostegno al di là delle previsioni nonostante la mancanza di risultati”. Il motivo? Nessun dubbio: “Quest’apertura di credito l’abbiamo coltivata. È una cosa abbastanza ‘ambiziosetta’ giocare con la linea di attacco con due 91 e un 90. È abbastanza presuntuosa, è un tipo di calcio che tentavamo di proporre fin dall’inizio, è un progetto che con il tempo ci può dare soddisfazioni”.
“LUIS AMAREGGIATO, MA E’ SCELTA PONDERATA” – Il tempo, la parola chiave della nuova Roma. “Il problema – ammette Baldini – è che dobbiamo confrontarci con una piazza che non ha mai avuto tanta pazienza, anche se ora la sta avendo”. Anche di fronte all’ammissione di Luis Enrique, che dopo Roma-Milan ha detto di non aver mai pensato di poter vincere: “È onesto in ogni suo atteggiamento, è un’impressione che ha avuto, molto coraggiosa e poco popolare. Era amareggiato come chi, per momenti di deconcentrazione, vede il proprio lavoro mandato all’aria. Dà dispiacere”. Nessun dubbio, però, su di lui: “Il supporto a Luis è totale, io stesso ho detto che avrei legato le mie fortune alle sua, è stata una scelta ponderata, è stata valutata la persona e il calcio che poteva proporre, sostenere lui sarà sostenere me stesso, non ci sono tipi di dubbi che possono maturare. Ma mi piace sottolineare anche il supporto della squadra, una rosa di 29 giocatori e non è mai registrato nessun tipo di malcontento”.
SUL SINTETICO IN VISTA DI NOVARA – Oggi la squadra è tornata a lavorare. In questa settimana – da domani? – inizierà a farlo anche sul nuovo fondo in sintetico del campo “A”, prato artificiale di nuova generazione, in vista del match di domenica a Novara, dove la Roma troverà un campo simile. Non identico: perché a Trigoria, i nuovi campi sono stati realizzati dalla società Mondo, dopo un accordo raggiunto in estate, e che ha già ristrutturato anche uno dei due campi dove si allenano le giovanili, e a breve inaugurerà anche il terzo fondo in sintetico di Trigoria, quello di “Campo Testaccio”. Un fondo, però, più simile come mescola al campo di Cesena, piuttosto che a quello di Novara. Così lo hanno voluto i nuovi dirigenti, anche dopo un confronto con lo staff tecnico. In questa settimana, uno specialista della società Mondo sarà a disposizione dell’allenatore romanista e del suo gruppo di lavoro per spiegare segreti e consigli della preparazione atletica su fondo artificiale.
BORINI LUNGO STOP, JUAN DOPO LA SOSTA – In mattinata, al Policlinico Gemelli, esami strumentali per Juan e Borini, ultimi di una serie di guai muscolari – otto di una certa rilevanza, dall’inizio del ritiro a oggi – concentrati nella zona della coscia. Guai al flessore per entrambi (lo stesso muscolo cui ha avuto problemi Totti): il brasiliano, ha riportato una contrattura al flessore della coscia sinistra, e prognosi di 2 settimane. Di fatto, appuntamento a dopo la sosta per Roma-Lecce, quando potrebbe tornare anche Francesco Totti. Più serio il guaio di Borini, come apparso fin da subito: lesione di secondo grado, e stop minimo di 5 settimane. Di fatto, un arrivederci al 2012. Qualche problema anche Pizarro: distorsione al ginocchio, accusata già dai minuti finali di Roma-Milan, e almeno un paio di sedute di fisioterapia. Dopo la sfuriata, Luis conta i pezzi.