Queste le dichiarazioni del direttore generale – Mauro Baldissoni – ai microfoni di Trs:
“Sabato ci sarà questo evento della Festa della famiglia, un’amichevole contro il San Lorenzo de Almagro, squadra di cui è tifoso illustre Papa Francesco, giocheremo nell’occasione con il logo del Giubileo sulla maglia, perchè l’iniziativa nasce per celebrare appunto il Giubileo della misericordia. Dopo le tragiche notizie del Terremoto del Centro Italia, abbiamo deciso di donare in beneficenza alle famiglie delle vittime l’intero incasso di questa partita, oltre ad altri fondi raccolti all’interno della Roma, per partecipare alla gara di solidarietà che in tutta Italia e nel calcio è scattata da diversi giorni. Ci sarà un incontro delle due squadre con il Papa, invito tutti i tifosi che ne hanno la possibilità ad esser presenti allo stadio sabato alle 18:00”
Qual è la situazione relativa al nuovo stadio della Roma?
“Situazione d’attesa attiva, perchè si lavora tutti i giorni alacremente su questo progetto, si è speso tempo e tanto denaro finora, riteniamo che questo progetto sia all’avanguardia e meriti attenzione, sarà utile all’As Roma e contribuirà allo sviluppo della città. Siamo fiduciosi sull’apprezzamento del progetto nelle successive fasi dell’iter approvativo, soprattutto in conferenza di servizi quindi in Regione”
Molti tifosi si lamentano del fatto che lo stadio della Roma sarà indirettamente della società con un vincolo, ma di proprietà di una società diversa. Come influirà sul fatturato della Roma?
“E’ evidente che lo stadio sia un progetto per aumentare significativamente i ricavi. Da stime di settore uscite sullo stadio dell’Arsenal ad esempio si nota come l’Emiretes abbia favorito un aumento del 111% di ricavi da stadio, quello della Juve del 175% anno su anno, sul fatturato di questi due club. Immaginate quanto può favorire l’incremento dei ricavi. Ovviamente una parte di questi ricavi saranno destinati al rimborso di ciò che è stato speso per finanziarlo, una parte nel fatturato diretto di As Roma. Il fatto della proprietà è legato alla possibilità di finanziarlo, perchè se non fosse stato veicolato attraverso una società esterna, non si sarebbe potuto finanziarlo. E’ un’operazione di project financing, che tutte le società fanno dinanzi a operazioni di questo genere. E’ fondamentale l’aumento dei ricavi, per competere ad alti livelli”
Quanto gli operatori del settore sanno della Roma quando ne parlano?
“Evidentemente molto poco, ma vale per tutti, perchè l’attività che si svolge quotidianamente a Trigoria è riservata, ma è giusto che sia così. Quello che viene riportato fuori e commentato dagli operatori dell’informazione è solo una piccola parte, che scaturisce da qualche notizia. Forse è anche colpa nostra il fatto di non riuscire a raccontare completamente ciò che accade dentro Trigoria, ci stiamo investendo tanto sulla piattaforma Media, sui social, però evidentemente non siamo abbastanza bravi a far arrivare quello che la società in questi anni ha cercato di realizzare. Giriamo continuamente in città e all’estero e incontrando tanti tifosi, riceviamo tanti apprezzamenti dagli stessi per ciò che stiamo facendo, per quello che viene percepito all’esterno. Comprendo che qualcun altro magari riceva notizie diverse e non sia soddisfatto dei risultati sportivi della società. La Roma sta cercando e sta riuscendo a migliorare di anno in anno i suoi risultati sportivi, con due secondi posti, tre qualificazioni alla Champions, di cui due dirette, una attraverso i play-off, purtroppo mancati col Porto, aumentando il livello tecnico della squadra, non è un percorso semplice, pur mantenendo l’obiettivo di vincere dei trofei, sappiamo che dobbiamo lavorare tanto, crescere passo dopo passo, vince solo uno sapendo che si confronta con realtà diverse. Il lavoro procede sul piano organizzativo, finanziario, mediatico e tecnico-sportivo, dei risultati in questi anni ci sono stati, vogliamo completaralo, è un lavoro lungo e cerchiamo di farlo giorno dopo giorno”
Perchè i tifosi vi sentono così distanti?
“Perchè noi parliamo poco e molti ci raccontano spesso in maniera non corretta. Noi siamo arrivati e abbiamo cercato di allacciare il legame con la storia della Roma, che abbiamo trovato carenti. La Roma non aveva un archivio, non aveva documentazione della sua storia, abbiamo recuperato più di 900 oggetti storici della Roma, più di 75 mila foto dal 27′ al 98′ perchè avevamo zero immagini, in funzione di un musero della Roma che verrà costituito prossimamente. Abbiamo ripristinato un legame molto forte con le vecchie glorie della Roma, attraverso il progetto dell’Hall of Fame, non solo i più rappresentativi ma anche quelli che hanno giocato una sola partita, hanno ricevuto comunicazioni ufficiali della società, hanno possibilità di accedere allo stadio nella tribunetta dedicata, ho delle lettere bellissime di decine di questi ex calciatori che vanno indietro nella storia come Pizzaballa, Orlando e altri, che commossi ringraziavano per questo coinvolgimento rinnovato nella quotidianeità della Roma. Abbiamo omaggiato la storia di Di Bartolomei, abbiamo cambiato la sede dedicandola a Dino Viola, abbiamo ristrutturato lo storico campo del Tre Fontane, per ospitare le gare della Primavera e magari gli allenamenti della prima squadra, per far accedere il pubblico, perchè a Trigoria è complicato per motivi logistici. Tutte iniziative che confermano la grande attenzione che questa società ha nei confronti della storia della Roma e di questa città, anche attraverso iniziative sociali di Roma Cares sul territorio romano e non solo. L’impegno è tanto, qualche volta potremmo riuscire meglio a volte peggio, con i risultati di questi sforzi, ma gli sforzi non mancano senz’altro”
Usate forse un linguaggio poco comprensibile per i tifosi? C’è grande malumore per il mercato, e i tifosi sono scontenti. Non vi viene il sospetto che in questi anni usiate un linguaggio poco comprensibile?
“Noi parliamo poco, solo in circostanze ufficiali. Il presidente al di là di qualche messaggio dopo le partite, non fa tante conferenze. Cerchiamo di lavorare sui fatti, prima di raccontarla. Può essere un limite il fatto di non aver trovato un giusto canale di comunicazione, basandosi solo su un canale ufficiale, rispetto agli altri canali d’informazione che da esterni non hanno un punto di vista privilegiato ovviamente. Fatico a comprendere quale sia la ragione del fatto che si comunichi non in maniera perfetta”
Mercato, avete fatto quello che vi aspettavate di fare?
“Premesso che è difficile realizzare tutto ciò che si pensa a monte nel mercato, questo vale in generale. Avevamo l’obiettivo di rafforzare la difesa, e lo abbiamo fatto da diverse settimane. In questa fase finale, a fronte di uscite tecniche già previste, abbiamo detto che avremmo colto l’opportunità di acquistare qualche calciatore in grado di darci una mano e avevamo individuato Wilshere, ma il ragazzo ha deciso di restare in Inghilterra. Per il resto quello che dovevamo e volevamo fare l’abbiamo fatto”
Domanda di un tifoso: Sono un tifoso non felicissimo della gestione, da ignorante le chiedo qual è la posizione della società sulla Curva Sud, perchè traspare un certo immobilismo su questo tema? Faccia contenti i tifosi della Roma…
Questo è uno di quei casi in cui quello che fa la società non è conosciuto all’esterno e non viene raccontato. La società si è molto interessata ai tifosi e dai primi minuti in cui ha saputo dell’introduzione delle misure di sicurezza che la Questura e la Prefettura hanno voluto adottare, in funzione di ordine pubblico e salute pubblica, si è attivata per aprire un dialogo con le istituzioni, perchè riteniamo non utile e non corretto il modo con cui si è affrontata la questione, soprattutto frazionando ulteriormente i settori dello stadio: la società ci ha rimesso dal punto di vista numerico, perdendo 1200 posti in Sud e dal punto di vista dell’atmosfera allo stadio che è venuta meno, perchè si è reso più complicata la fruizione della partita ai tifosi. L’idea che abbiamo noi della fruizione dello stadio è diversa da quella attuale delle istituzioni. Nel nuovo impianto la struttura della Curva Sud sarà una struttura a sè stante rispetto a tutti gli altri settori, quindi è evidente che noi puntiamo molto sulla creazione die quella atmosfera che riteniamo il motivo principale per vedere le gare allo stadio, noi ci stiamo muovendo in questo senso. Se le forze di sicurezza hanno motivazioni di ordine pubblico che ritengono necessarie nella loro sfera, noi dobbiamo cercare di coordinare queste esigenze garantendo la sicurezza ma non facendo venir meno questa atmosfera storica che all’Olimpico c’è sempre stato. Ritengo che l’obiettivo sia quello di raggiungere l’eliminazione di tutte le barriere, perchè la fruizione dello stadio deve essere aperta a tifosi e famiglie, dove sentirsi sicuri e gioire. Siamo in una fase di stallo, perchè dopo le polemiche dello scorso anno, la Questura si aspetta l’accesso dei tifosi allo stadio prima di rimuovere le barriere, e i tifosi non vogliono rientrare. Questo stallo penalizza la Roma, i suoi tifosi e la squadra. Il dialogo va avanti, prosegue in privato con le istituzioni e non è detto che debba esser raccontato all’esterno, ma questo non vuol dire che non ci stiamo battendo per i tifosi, è un’emerita sciocchezza”
Domanda di un tifoso: Sembra che la comunicazione fatta tra la Roma e i tifosi a volte sia gestita in maniera diversa, sembra che lo stadio sia diventata la certezza assoluta per avere una squadra immensa. Si dovrà aspettare questo evento?
“La Roma gioca ancora all’Olimpico, ma i giocatori arrivati in questi anni non sono di secondo piano, tanto che molti di questi sono ogggetto di attenzione delle migliori squadre d’Europa, è evidente che il nuovo stadio consente di accelerare sul piano del fatturato, aumentare esponenzialmente la crescita di questi ricavi e aiutare normalmente lo sviluppo anche tecnico della società”