Non doveva neanche esser convocato, risulta il migliore in campo per la squadra. Se questo non è sintomo che c’è qualcosa che non va… Nel disastro generale e generalizzato della Borisov Arena, esce qualche fiammella di luce positiva. Una di queste, certamente, è la prova offerta da Iago Falque. Gettato nella mischia dal sempre più confuso e confusionario Garcia al 39′, con i giallorossi (ieri in discussa terza maglia grigia) sotto già 3-0, porta quell’equilibrio che sarebbe stato obbligatorio dal calcio di inizio. Riesce, al contrario di un Iturbe imbarazzante, a fare da raccordo nei tre reparti, risultando efficace in attacco (suo l’assist per il 3-1 di Gervinho) così come in difesa, trovandosi dopo il gol del 3-2 di Torosidis spesso da ultimo uomo nell’assalto finale. Entra in campo con una vistosa fasciatura al ginocchio, ma ciò che mostra in campo non sembra minimamente influenzato dal problema all’articolazione. In questa prima parte di stagione ha già dimostrato di essere fondamentale per i troppo precari equilibri di squadra, segno che una volta ripresosi del tutto dai guai fisici sarà praticamente insostituibile. A meno che chi è deputato a fare la formazione non deciderà di inventarsi ancora qualche “coup de theatre”…
Voto: 6.5