Soltanto in caso di vittoria a Torino la domenica di José Mourinho sarebbe potuta essere più dolce. Dopo essere rientrato con un punto in tasca dal primo big match della stagione giocato in casa della Juventus, lo Special One ha trascorso la sua giornata al Fulvio Bernardini in attesa di (buone) notizie sul fronte mercato. La prima era arrivata già a poche ore dall’inizio della sfida con i bianconeri, quando Belotti era arrivato nella Capitale – accompagnato in auto dal suo procuratore – per svolgere le visite mediche a Villa Stuart. Ieri il Gallo si è presentato a Trigoria intorno alle 9, per firmare il contratto che lo ha reso ufficialmente un giocatore giallorosso. Belotti ha raggiunto un accordo per un anno – fino al 30 giugno 2023 – con opzione di rinnovo per due stagioni al verificarsi di alcune condizioni sportive. Quali? Per far scattare il rinnovo l’attaccante – che ha scelto l’11 come numero di maglia – dovrà totalizzare almeno 21 presenze in campionato, vale a dire il 60% delle partite di Serie A da disputare al momento della sottoscrizione del contratto (la Roma ha già giocato tre gare).
Come riporta il Tempo, il contratto è stato depositato in Lega alle 17: subito dopo l’ex Capitano del Torino è sceso in campo per svolgere parte del lavoro con i giocatori che non hanno giocato allo Stadium. L’arrivo di Belotti mette la parola fine ad una telenovela di mercato durata più di un mese. Per il ventottenne sono state settimane di attesa estenuante, vissute con la speranza di ricevere una chiamata dai giallorossi che – prima di tesserarlo – hanno dovuto attendere la cessione di Felix alla Cremonese: «La Roma è sempre stata la mia priorità – ha spiegato Belotti – la consideravo la squadra giusta per me. Sapevo della stima del club, ma alla fine la trattativa è iniziata e si è conclusa realmente nell’ultima settimana». Ma i rinforzi per Mourinho non sono finiti. Mentre il Gallo viveva le sue prime ore da romanista, Tiago Pinto ha continuato a lavorare per regalare al tecnico anche il sostituto di Wijnaldum. In questo senso il general manager ha fatto importanti passi avanti per Camara, che tra oggi e domani potrebbe sbarcare nella Capitale: l’Olympiakos ha infatti accettato l’offerta giallorossa per un prestito oneroso da circa 1.5 milioni, con diritto di riscatto fissato a oltre 10 milioni più una percentuale sulla futura rivendita del centrocampista. Dunque il classe ’97 arriverà a Trigoria senza obbligo di riscatto. A segnalare il giocatore a Mourinho – oltre alla squadra di scout giallorossi – è stato Pedro Martins, tecnico portoghese amico dello Special One che ha allenato Camara durante le ultime due stagioni trascorse all’Olympiakos.