Beretta: «Applicato solo il regolamento»

Beretta: «Applicato solo il regolamento»

SHARE

beretta1-300x194CORRIERE DELLO SPORT – A. MAGLIE – Poche parole, uno stringato comunicato: «Abbiamo applicato il regolamento». L’iniziativa di Franco Baldini e l’iniziativa della Roma non sembrano creare imbarazzi nella sede della Lega. Maurizio Beretta, presidente, si affida a quelle poche parole. Il resto si deciderà oggi, davanti alla Corte di Giustizia Federale chiamata a risolvere soprattutto un enigma lessicale: cosa bisogna intendere per «concomitanza»? Per Baldini, direttore generale della società giallorossa, non ci sono dubbi: due partite che si giocano nella stessa giornata. Per Beretta, invece, la concomitanza in manifestazioni come la Coppa Italia, con la necessità di garantire 14 prime serate alla Rai, non è come quella che si ha in campionato, può essere solo una concomitanza di turno. Dunque non c’è stata alcuna violazione delle regole nel momento in cui la Lega ha deciso di trasferire a Firenze la disputa del quarto di finale. Il caso non è semplice. Dal punto di vista lessicale, complicato dare torto a Baldini, ma difficilmente la Corte di Giustizia Federale si addentrerà in meandri più per linguisti che per giudice sportivi. (…)

RIVENDICAZIONE – Perché oggi tutto si giocherà sulla competenza. Alla Corte di Giustizia federale non sono attribuiti poteri di intervento che riguardano l’ambito amministrativo-organizzativo. Non solo. Nel regolamento della Coppa Italia viene più volte ribadito che la Lega da ente organizzatore ha pieni e insindacabili poteri. Insomma, per come la situazione è incardinata nelle norme, via Rosellini non ritiene di correre rischi. A Milano la consegna è quella del silenzio, a parte quelle poche righe in cui si sottolinea che sono state solo seguite le regole. Per giunta, si sottolinea nella sede della Lega, sulla questione degli orari, delle sedi, della definizione dei calendari, il presidente, cioè Beretta, ha pieni e incontestabili poteri. Sono così incontestabili che nel regolamento al centro della contesa è esclusa la «facoltà di reclamo». «Il caso è unico nel suo genere perché non è mai capitato che per una questione organizzativa ci si sia rivolti a un organo giurisdizionale. Dal punto di vista della logica, la Roma ha ragione perché è difficle pensare che vi sia concomitanza con la gara della Lazio che si è già disputata. Ma in tempi così stretti è difficile che un giudice ti dia ragione su una materia comunque controversa», dice Mattia Grassani, avvocato bolognese esperto in diritto sportivo. (…)

 

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.