Bergessio uomo in più nel fortino di Simeone

Bergessio uomo in più nel fortino di Simeone

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CORRIERE DELLO SPORT (A. POLVEROSI) – Ci volevano forza, coraggio, rabbia e an­che una buona qualità. Ci voleva tutto questo per vincere lo spareggio di Brescia. Conquistare la salvezza in trasferta e decre­tare, nello stesso momento, la retrocessione dell’avversario càpita raramente. Il Catania l’ha voluto con tutto se stesso e così avrà di­ritto a iscriversi anche al prossimo campio­nato di Serie A, categoria dove è tornato nel 2006: per 5 campionati di fila ha raggiunto la salvezza e stavolta con due giornate d’anti­cipo.

SIMEONE E IL MASSIMINO – Merito di Diego Si­meone che al debutto nel campionato italia­no ( anche se in realtà allenava una squadra argentina…) ha mostrato notevoli qualità, merito di Pulvirenti e Lo Monaco che hanno ritoccato in meglio l’organico già eccellente della scorsa stagione ( grazie ai soldi, ai tan­ti soldi, della Juve per Martinez…), merito di una squadra che non si è mai persa, nemme­no nei momenti difficili che non sono man­cati, ma merito soprattutto del Massimino, dove il Catania ha edificato il suo grande successo.

BILANCIO – Dieci vittorie sul proprio campo, il Milan ( per dire della squadra campione d’Italia) arriva a 12. Solo 6 squadre hanno vinto più del Catania in casa. E soprattutto è stata la spinta finale di uno stadio feroce­mente innamorato della sua squadra a por­tarla alla salvezza: nelle ultime 6 gare gioca­te al Massimino, il Catania ne ha vinte cin­que e fra queste c’è lo straordinario derby col Palermo, 4- 0, un vero trionfo, di sicuro il colpo più bello della gestione- Simeone. Per la sfida contro la Roma, lo stadio catanese sarà di nuovo pieno e per la squadra di Mon­tella, ancora in corsa per la Champions, non sarà una passeggiata di salute.

LOPEZ E BERGESSIO – A questo successo il Ca­tania è arrivato nonostante la mezza delu­sione di Maxi Lopez, attaccante che nella scorsa stagione, giocando solo da gennaio ( quando è stato acquistato da Lo Monaco), aveva trascinato la squadra alla salvezza con 11 gol. Quest’anno, giocando dall’inizio, ne ha segnati solo 8. Resta il capocannoniere del Catania, ma non può essere soddisfatto della sua stagione. Forse anche per questo l’attenzione si è spostata su un’altra punta, argentina come Lopez, Gonzalo Bergessio, preso a gennaio dai francesi del Saint Etien­ne: 11 partite, 4 gol. Non come il primo Ma­xi Lopez, ma è su di lui che il Catania vuole puntare.

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