Bertolacci: “Sabatini non voleva che andassi via, ma io volevo giocare. L’Olimpico...

Bertolacci: “Sabatini non voleva che andassi via, ma io volevo giocare. L’Olimpico sarà una forte emozione”

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Ai microfoni dell’emittente radiofonica Rete Sport, Andrea Bertolacci, centrocampista del Lecce in prestito dalla Roma, ha parlato della sfida contro i giallorossi di domenica sera e del suo rapporto con il club di Thomas Richard DiBenedetto: “Ci tengo a precisare che Sabatini fino all’ultimo non voleva che io andassi via. Fino al 23 agosto ero della Roma, ma poi ho chiesto io di poter andare via per poter giocare con più spazio in Serie A. Giocare un giorno nella Roma è sempre stato il mio obiettivo, ma ho vent’anni e quello che verrà lo capiremo più avanti. Chi ha le qualità di giocare a Roma ha la possibilità di respirare un altro calcio. Come si vive a Roma non si vive da nessun’altra parte, una città bellissima con una tifoseria unica al mondo, chiunque vorrebbe avere l’onore di vestire questa maglia. Sarà un’emozione molto forte per me, cresciuto nelle giovanili della Roma entrare all’Olimpico. L’orario serale servirà ad aumentare l’impatto. Ora però non voglio parlare di gol, potrebbe avere un effetto negativo. Mi tengo per me questo tipo di pensieri. De Canio? Tra noi c’è stato un rapporto che è andato oltre quello professionale: mi ha fatto crescere. Il momento attuale del Lecce? Sono cambiati molti giocatori rispetto all’anno scorso. Credo che per una squadra che si deve salvare è fondamentale avere una compattezza, cosa che abbiamo trovato solo nelle ultime tre partite. Contro il Milan non riesco a capire cosa sia successo. I rossoneri non sembravano loro, poi nel secondo tempo è stata tutta un’altra partita. A noi è mancato il carattere, certo il nostro campionato sarebbe stato diverso con 3 punti in più e la carica di una vittoria contro il Milan. Ora però siamo diventati una squadra, prendiamo meno gol e facciamo fatica a farli. L’anno scorso ci siamo salvati pur subendo una caterva di gol, ma ogni stagione riserva sorprese con squadre che riescono a salvarsi contro ogni pronostico: è il bello della Serie A. Luis Enrique? Credo che per me sarebbe adattissimo il suo gioco, nel ruolo di mezzala di centrocampo dietro le punte ho giocato spesso nelle giovanili”.

 

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